
Nel dibattito è risaltata anche la necessità che sentiva Fidel di vivere in armonia con l’ambiente e non sfruttarlo indiscriminatamente.
Il leader storico della Rivoluzione Cubana, Fidel Castro Ruz, era eccezionale nella sua visione del futuro, hanno segnalato i partecipanti a un dibattito realizzato a Washington alla fine di novembre, a proposito del suo legato in differenti sfere.
Durante l’incontro effettuato nell’Ambasciata dell’Isola negli Stati Uniti per commemorare il secondo anniversario della sua morte, Manuel Gómez ha messo in risalto proprio la capacità del Comandante in Capo di vedere al di là della sua epoca.
Gómez, che ha partecipato ai molteplici sforzi contro il blocco commerciale economico e finanziario imposto da Washington alla nazione dei Caraibi, per creare migliori relazioni bilaterali, ha indicato di Fidel: «Le sue luci verso il futuro e il suo modo di creare consenso in Cuba»
Poi ha ricordato il dialogo sostenuto dal leader rivoluzionario con i partecipanti della prima brigata Antonio Maceo, formata da giovani emigrati che visitarono l’Isola nel dicembre del 1977, e la forma in cui intese che era importante per Cuba tendere ponti verso l’emigrazione «Credo che tuttavia abbiamo molto da apprendere dalla sua capacità di creare unità e difendere la sovranità di Cuba » ha detto Gómez, riportato da PL.
L’accademico statunitense Philip Brenner ha parlato del modo in cui Fidel deiderò sempre migliori relazioni con gli Stati Uniti e si mantenne sempre aperto a negoziati in questo senso, sempre sulla base di un dialogo rispettoso.
«Il leader cubano non provava rancore verso gli Stati Uniti, rispettava i Nordamericani, le persone buone di questo paese, non era anti nordamericano», ha considerato lo studioso dei vincoli bilaterali e coautore del libro “Cuba Libre: 500 años en busca de la Independencia”.
Ed è che secondo Brenner, l’obiettivo del Comandante in capo era difendere la sovranità di Cuba prima di tutto.
L’accademica Tonija Navas, dell’Università Howard, ubicata a Washington DC, ha detto che in vari viaggi realizzati nell’Isola l’hanno colpita le conquiste in materia d’educazione e salute, aree nelle quali, ha stimato, gli Stati Uniti possono apprendere da Cuba. ( GM – Granma Int.)