
Il dibattito d’alto livello nell’Assemblea Generale della ONU entra oggi nella sua retta finale con l’intervento  dei rappresentanti di 38 paesi, tra i quali sei provenienti dell’America Latina e i Caraibi. 
La quarta giornata del dibattito previsto sino al 26  settembre include discorsi che risvegliano aspettative, come quelli dei cancellieri di Russia, Serguei Lavrov; Venezuela, Delcy Rodríguez; la Repubblica Popolare Democratica della Corea, Ri Yong Ho, e del capo di Stato  in funzioni di Haiti, Jocelerme Privert.
Suscitano interesse anche gli interventi dei presidenti  della Repubblica Centroafricana, Faustin Touadera, dello Yemen, Abdrabuh Mansour Hadi e del vicepresidente del Sudan del Sud, Taban Deng Gai, nazioni colpite da conflitti.  
Per l’America Latina e i Caraibi saliranno sul podio dell’Assemblea Generale il cancelliere ecuadoriano, Guillaume Long, il vicepresidente del Nicaragua, Moises Omar Halleslevens, e primi ministri di Giamaica, Andrew Holness, e San Vicente y las Granadinas, Ralph Gonsalves.
Il dibattito annuale del  71º Periodo di Sessioni  è centrato nell’applicazione degli obiettivi di sviluppo dell’Agenzia 2030, Forum nel quale nelle prime tre date si sono sentiti reclami di un nuovo ordine internazionale e di una maggior cooperazione del Nord con il Sud con l’obiettivo di realizzare la meta di non lasciare nessuno indietro. 
La pace, la soluzione negoziata dei conflitti, la lotta contro il terrorismo, la risposta integrale al flussi dei rifugiati e dei migranti, e l’impegno con l’attenzione al cambio climatico, sono  altri problemi presenti in tutte le  giornate attuali e  precedenti. (Traduzione GM – Granma Int.)





