
Cuba nella ONU ha chiesto di frenare la "domanda di droghe dal Nord", il principale scoglio per risolvere i problemi di produzione e traffico di stupefacenti nei paesi del sud.
La ministra di Giustizia cubana, María Esther Reus González, ha segnalato nel Vertice della ONU sulle Droghe, che sarà difficile risolvere i problemi del narcotraffico nel sud, se continua la domanda maggioritaria nel nord.
In questo senso la ministra ha riaffermato l’impegno di Cuba come società che appoggia la lotta contro questo problema ed ha chiesto responsabilità comuni e condivise alla comunità internazionale.
“Esistono prove che ci sono forme per combattere le droghe con la partecipazione, l’inclusione sociale, il trattamento e la riabilitazione accessibile, senza discriminazione”, ha detto, ed ha spiegato la politica cubana, ricordando che l’Isola è riuscita a far sì che il consumo delle droghe “non è un problema significativo”.
“La Rivoluzione cubana senza grandi risorse e con il blocco economico, ha avuto successo nell’affrontare l’utilizzo delle droghe con una ferma volontà politica del Governo e l’appoggio della popolazione”, ha ricordato la Reus, che ha appoggiato il documento approvato martedì 19 nella ONU, ma ha reclamato dai paesi “una maggior volontà politica per sradicare il traffico e il consumo di droghe illecite”. (Traduzione GM – Granma Int.)





