"Il presidente Obama (lo conoscete?) ha abbracciato gli ideali difesi dai fondatori delle Nazioni Unite 70 anni fa: la diplomazia e l’ordine internazionale con il tempo vinceranno, mentre la forza e il potere perderanno, segnala l’analista riferendosi al discorso del presidente Obama nell’Assemblea Generale della ONU.
Putin, prosegue Avni, ha fatto appello alle leggi della ONU, ma ha approfittato per annunciare la formazione di un’ampia coalizione internazionale per lottare contro lo Stato Islamico in Siria e in Iraq.
Questa coalizione sarà guidata dalla Russia, appoggiata dalle forze dell’Armata della Siria dalle le Milizie curde, afferma il giornalista, aggiungendo che questa però non è l’opinione di Obama.
Il presidente russo, dopo l’incontro con Obama ha parlato di possibili attacchi aerei contro lo Stato Islamico, ma durante l’incontro di 90 minuti non è giunto ad accordi di sorta su Al Assad, indica lautore.
Anche se il leader degli USA ha rimproverato la Russia, la Cina e anche l’Iran perchè “sono immersi nelle politiche del passato”, è stato Obama quello che a volte suonava come nei giorni di una volta, sostiene Avni dettagliando che il discorso di Obama nella ONU è stata una reminiscenza delle scene dei flims degli anni ’50, che mostravano la ONU come un luogo nel quale realmente si risolvono i problemi.
Quelli che sono stati rimproverati da Obama —Putin, Al Assad, Xi Jinping, e anche il presidente iraniano Hasán Rohaní— non stavano ai loro posti a sentirlo, perchè per quanto le parole di Obama possano sembrare molto forti, raramente sono sostenute da azioni, sostiene il giornalista.
Il fatto che Putin si sia impadronito della guida che era degli Stati Uniti è una brutta notizia per Washington, perchè presto o tardi, in condizioni anche peggiori di quelle di adesso, chiederemo al nostro futuro presidente di recuperare il bastone del comando, ora di Putin, e questo potrà risultare molto difficile, ha pronosticato il giornalista statuntense. (Traduzione GM - Granma Int.)