OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE

Le autorità messicane hanno localizzato almeno 60 fosse clandestine con 129 cadaveri a Iguala, in Messico, dopo la sparizione di 43 studenti universitari, il 16 settembre del 2014.

La Procura Generale della Repubblica (PGR) ha segnalato che dall’ottobre del 2014 a maggio del 2015 sono state localizzate a Iguala 60 fosse clandestine con 129 corpi, ma la cifra potrebbe essere decisamente maggiore.

Dei resti incontrati 92 appartenevano e uomini e 20 erano donne. Il resto è in processo di analisi. In tutto sono state identificate solo 16 persone.

Iguala, un municipio di Guerrero di 120000 abitanti, situato a 200 chilometri al sud della capitale messicana, è il luogo in cui dieci mesi fa uccisero sei persone e fecero sparire 43 studenti della Scuola Normale Rurale di Ayotzinapa.

Quei delitti, a cui hanno partecipato autorità e la polizia locale, in complicità con il crimine organizzato, sono stati definiti come il più grave fatto di violazioni dei diritti umanai nella memoria recente del paese.

Nello scorso ottobre, una settimana dopo la scomparsa dei 43 studenti, sono state scoperte 11 fosse con un totale di 39 corpi. Poi, da gennaio ad aprile del 2015 sono state trovate 10 fosse clandestine al mese.

Dopo la scomparsa degli studenti di Ayotzinapa, gruppi di poliziotti comunitari di Guerrero hanno collaborato con le vittime e con le autorità alla ricerca delle fosse clandestine.

Nessuno dei resti scoperti apparteneva agli studenti che, secondo la versione ufficiale – a cui le famiglie non credono - sono stati cremati in una discarica nella vicina località di Copula e loro resti sparsi nel fiume San Juan.

Ogni 26 di ogni mese dallo scorso settembre, centinaia di persone marciano a Città del Messico in manifestazioni aperte dai genitori dei ragazzi scomparsi che reclamano giustizia ed esigono che le autorità realizzino operativi alla ricerca dei loro figli. (Traduzione GM - Granma Int.)