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Il passaggio si trova a più di cinque metri di profondità ed è lungo 123 metri. Le autorità credono che lo utilizzava il cartell odi Sinaloa per trasportare i carichi di stupefacenti verso gli Stati del sud degli USA.

L’entrata è stata scoperta in una bottega vicino al ponte internazionale di Otay, un porto doganale sempre affollato degli USA.

Questo porto si trova a tre strade di distanza da dove, ha detto la polizia, vecchi narcotrafficanti degli anni ‘90 avevano fatto scavare il primo tunnel alla frontiera messicana verso la California, per passare all’altro lato persone e merci illegali.

Nell’aprile scorso erano stati scoperti altri due passaggi nella regione, nella città di Mexicali, alla frontiera con Caléxico, nel garage di una casa. Il tunnel giungeva al Canale Todo Americano e lì transitavano persone con droga, nuotando in immersione nelle acque delle fogne verso i lato degli Stati Uniti.

I narcotrafficanti messicani studiano piani per trasportare le merci illecite verso il paese vicino e tunnel sono usati con frequenza e servono anche per nascondersi per anni e per scappare dalle prigioni.

Lo scorso 11 luglio, il leader del cartello di Sinaloa , Joaquín “El Chapo” Guzman è fuggito di prigione di massima sicurezza da un tunnel di 1500 metri.

Le autorità suppongono che si astato lui che lo ha fatto scavare.

El Chapo era già scappato da una prigione nel 2001, a Puentegrande, Guadalajara. (Traduzione GM – Granma Int.)