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Photo: Archivo

L’Osservatorio Siriano dei Diritti Umani (OSDH), ha affermato, martedì 29, che gli yihadisti del gruppo Stato Islamico hanno decapitato per la prima volta due donne in Siria, accusate di stregoneria.

"Il EI ha giustiziato due donne per decapitazione nella provincia di Deir Ezzor (a est).

È la prima volta che il OSDH documenta un’esecuzione di donne in questo modo in Siria", ha detto alla AFP il direttore

della ONG, Rami Abdel Rahman.

Il OSDH ha precisato che le esecuzioni sono avvenute domenica 28 e lunedì 29 giugno quando hanno giustiziato le due donne ed anche i loro mariti, con l’accusa di stregoneria e magia.

Il gruppo ultra radicale accusato di crimini contro l’umanità, ha una sinistra reputazione con le sue decapitazioni, le esecuzioni di massa, la lapidazione di donne sospettate di adulterio e la morte atroce inflitta agli omosessuali.

Questa è la prima volta che il OSDH informa su donne decapitate.

Dalla proclamazione del suo “califfato” in territori conquistati tra l’Iraq e la Siria, gli islamisti hanno ucciso più di tremila persone, tra le quali 1800 civili - con 74 bambini- ha informato la ONG che ottiene informazioni da una rete di fonti civili e mediche in Siria, paese in guerra ormai da quattro anni. (Traduzione GM – Granma Int.)