OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE

Confrontiamo quel che ha perduto l’Europa con quel che ha conquistato l’America Latina Abbiamo solo due uscite: l’esplosione del sistema o la svolta socialista Provenienti da 43 Paesi dei due continenti, 1 500 delegati in rappresentanza di 341 organizzazioni e movimenti sociali, hanno partecipato ad un evento di commovente effervescenza rivoluzionaria, con manifestazioni di solidarietà a cause di grande nobiltà.

ABEL PRIETO (Cuba, ex Ministro Cultura)

L’Europa è vittima dell’ondata neoliberista. Viviamo momenti di grande pericolo: la destra sale nella UE, la cosiddetta opposizione in Venezuela è chiaramente fascista.

Bisogna mobilitarsi contro l’interventismo che con l’attacco al Venezuela mira ad afflosciare il movimento unitario in America Latina.

Chiediamo il rispetto della sovranità nazionale. In questo contesto è molto importante il tema dei media: aprire una breccia nella fortezza di infami falsità, un meccanismo abusivo, razzista e coloniale che costituisce una rete che domina l’opinione pubblica, che decide ciò che ènotizia, quel che devi sapere e con che taglio.

La Rete degli Intellettuali ed Artisti in Difesa dell’Umanità deve dichiararsi in stato di vigilanza permanente in solidarietà col Venezuela. E’ molto evidente che l’Impero sta utilizzando ogni arma immaginabile per destabilizzarlo.

Il popolo cubano dev’essere indennizzatoper i 50 anni di blocco e per l’occupazione della Baia di Guantanamo.

Qui c’è l’avanguardia dei popoli della UE, che si sono aggrappati all’utopia. Non dobbiamo uscire da qui a mani vuote: una commissione di rappresentanti della UE e della America Latina prepari un documento che dia continuità a questo incontro:

GENNARO CAROTENUTO (Italia, docente)

gli Europei hanno una visione razzista dei Latinos (donne libere e uomini violenti). Pregiudizi indotti dai media.

Lotta contro la privatizzazione dei media iniziata da Ecuador: ad esempio la famiglia proprietaria de “El Mercurio” (Cile) fiancheggiò il golpe contro Allende, “El Clarin” (Argentina) idem e quando in Argentina il Governo tolse ai proprietari de El Clarin i diritti sulla carta la UE gridò all’attentato alla libertà di stampa

 TELMA LUZZANI (Argentina, rappresentante CELAC)

Il modello neoliberale propagandato dagli USA in AL ha disastrato il continente che ne è uscito con gli attuali nuovi Governi. Le nuove organizzazioni che si è dato il continente, come UNASUR, CELAC, ALBA, permettono scambi al di fuori del dollaro.

E l’imperialismo non è restato indifferente.

Per gli USA l’America Latina è fondamentale, come l’Europa del resto, contro la cui unità stanno lavorando (vedi i casi dell’Ucraina e della Grecia): continuano ad aumentare la militarizzazione dell’AL, piùbasi militari, più soldati inviati in Guatemala,in Perù, ecc) mentre dalla base delle Isole Malvinas controllano non solo tutta l’AL ma anche l’Africa del sud.

Parlamentare (Belgio)

Importante questo incontro perché è qui la sede della UE nonchè della NATO.

Il Belgio è il 3° Paese più ricco d’Europa ma 1 bambino su 3 nasce povero, 40% dei giovani è disoccupato, 10% gli analfabeti. Ed è uno Stato razzista.

Per gli Europei quel che succede in AL è una grande speranza: per esempio, speriamo di avere anche noi un giorno la sanità gratuita.

CARMEN BORGES (Venezuela, Parlamentare)

La CELAC: la prima organizzazione che nasce escludendo i Paesi imperialisti del continente (USA e Canadà), ed ha dichiarato l’America Latina territorio di pace.

ANTONIO ELIAS (Uruguay,economista)

Grande offensiva del capitale contro i popoli del mondo: si stanno discutendo 3 Trattati commerciali (TISA, Transatlantico, TTIP) in segreto, basati sull’obiettivo di estendere il capitalismo su qualsiasi produzione di servizi e beni. Sono blindati, prevedono l’impossibilità di qualunque marcia indietro -cioè un Parlamento eletto successivamente alla firma non potrebbe modificarli-; l’accesso libero a tutti i mercati e uno stesso trattamento per tutte le imprese, che siano nazionali o multinazionali. Gli Stati Uniti sono i manovratori.

Il principio base dell’accumulazione capitalistica è violare sovranità e democrazia. E’ in atto un’offensiva che vuole distruggere quanto conquistato in Europa.

Non vengano a dare lezioni di democrazia all’America Latina, laboratorio per una nuova teoria sociale da cui il resto del mondo avrebbe molto da apprendere.

WLADIMIR ACOSTA (Venezuela, filosofo e storico)

Noi della AL dobbiamo essere orgogliosi d’aver sconfitto il neoliberismo, mentre siamo criticati dalla UE che invece sta affondando nel neoliberismo.

Il nostro trionfo, in cui il Venezuela ha avuto il ruolo principale (capolavoro è la CELAC, da cui si è riusciti a tener fuori gli USA e la loro colonia Canadà) non è consolidato, ed è continuamente attentato dall’imperialismo USA, il più forte di tutti i tempi.

La UE è tanto servile da andar contro i propri interessi, s’è convertita in una Repubblica bananera…e senza neanche aver le banane ! Contro i propri interessi si piega al volere USA, per esempio sulle sanzioni alla Russia.

Consigliamo alla UE umiltà, ché la democrazia non la sta praticando. Umiltà e rispetto per l’AL, che invece ha conquistato la sua democrazia con il sangue.

Chiediamo solidarietà con Venezuela, che oggi fronteggia un grave problema: con Chavez il Venezuela è stato un Paese solidale (per es., nella crisi dell’Argentina comprò parte del debito nazionale, così come con l’Ecuador e la Bolivia).

I media: calunnie e calunnie contro AL (vedi la BBC o quella cloaca de “El Pais”), che mirano ad ammorbidire i cervelli e prepararli agli interventi militari.

Per i media-spazzatura il Venezuela è una dittatura: non ha senso, ma non hanno bisogno di sostanza per calunniare.

E quali sono i Paesi-dittatura? quelli che hanno un Governo che non accetta ordini e protezione. Non è invece dittatoriale Al Sisi, ricevuto come un democratico, mentre rappresenta un Governo di assassini, silenzio sui Sauditi... Democrazie sono la UE e gli USA, Paese della plutocrazia, dove l’1% comanda, dove sono accolti tutti i ladroni in fuga dal resto del mondo.

La democrazia della UE? grande entusiasmo per la cosiddetta opposizione in Venezuela, che noi chiamiamo “esqualidos”, autori di manifestazioni che sono invece attentati alla convivenza, dove abbattono alberi, incendiano ambulatori, scuole, autobus pubblici, sparano e uccidono: i familiari delle 43 vittime delle loro azioni dell’anno scorso non riescono ad esser ricevuti a Bruxelles, mentre la moglie dell’incriminato per queste violenze qui riceve attenzione e solidarietà!

Il cambiamento in AL comincia ad essere in pericolo, affrontato da una destra completamente delittuosa: dalla Spagna piombano in Venezuela figuri come Felipe Gonzalez, che dovrebbe essere in galera per furto e rapina, vanno a dar lezioni sui diritti umani, presentati da Vargas LLosa come angioletti.

Dietro ci sono sempre gli USA e i loro finanziamenti: negli USA chi ricevesse fondi dall’estero sarebbe perseguito dalla legge, mentre il mondo deve accettare che il Governo statunitense elargisca dollari a partiti e movimenti di opposizione e a ONG (vedi per es. Human Right Watch).

Gli USA si sono distratti dall’America Latina quando hanno messo le mani in Oriente (Bush diceva che potevano sostenere più guerre contemporaneamente...certo, ne perdono una e allora ne aprono un’altra...e alla fine le perdono tutte!). E dopo queste guerre perse a Oriente sono tornati a dedicarsi al recupero dell’America Latina: il Centro, la Colombia, il Perù, il Cile, cioè mezzo continente si identifica con gli USA.

Sull’altro fronte, l’Europa,convertitasi volontariamente in colonia USA, s’è dimenticata di essere stata cacciata dalle terre latinoamericane, crede di esserne ancora padrona e che noi si sia suoi vassalli.    

INES ZUBER (Portogallo, Parlamentare UEdel PC)

La UE è un’integrazione di capitalisti, quindi è diversa dalla CELAC che è unione fondata a beneficio dei popoli, in uguaglianza.

La UE ora deve negoziare, costretta dall’importanza della CELAC, nata della genialità di Fidel e Chávez.

Si vorrebbe distruggere il progetto della nuova AL perché è una minaccia per la UE.

Noi non riconosciamo alla UE nessun diritto di parlare e sentenziare su diritti umani e democrazia.

MARTIN ALMADA (Paraguay, detenuto e torturato sotto la dittatura Stroessner)

La “Operacion Condor” è stata un patto criminale che ha prodotto più di 100.000 vittime.

Si parla delle vittime delle bombe nucleari in Giappone e niente si dice dell’altra bomba lanciata sull’AL, con cui hanno distrutto la classe pensante.

AIMONE SPINOLA (Italia, Centro Informazione Cultura Internazionale)

Venezuela, mentre è oggetto di attacco mediatico internazionale, ha raggiunto -e già dal 2012- la meta del millennio della FAO: così il vice Presidente del Venezuela, Jorge Arreaza, è arrivato a Roma per ricevere dalla FAO il relativo premio.

Notizia ignorata, mentre tutti i media in Italia si sono concentrati su 2 venezuelani in sciopero della fame davanti al Vaticano…

Il giornalista non ha il diritto di scrivere quel che vuole perché i lettori hanno il diritto alla verità.

Qual è il compito degli intellettuali? Essi sono in difetto col popolo: non possono accontentarsi di capire e conoscere la verità per se stessi ma hanno una responsabilità verso il popolo, devono essere organici al popolo. Dobbiamo far crescere i NOSTRI propri intellettuali.

FERNANDO BUEN ABAD (Messico, filosofo)

Al pari di quelle militari, esistono basi di aggressione mediatica in AL (gruppo PRISA, TELEVISA, ecc.): si riuniscono periodicamente per un nuovo “Plan Condor”, quello mediatico, capace di pianificare qualsiasi calunnia.

Siamo sotto il monopolio mondiale della comunicazione: i padroni dei media sono i soli ad aver diritto alla libertà d’espressione (già molti anni fa l’UNESCO aveva lanciato l’avvertimento).

Ad esempio, oggi –dopo il golpe applaudito da USA e UE che abbatté il Governo progressista di Zelaya- la situazione dell’Honduras è orribile (23 morti al giorno), molto più orribile di quella creata dall’ISIS, ma non esce sui media. El Salvador è nelle mani dei trafficanti, imprese capitaliste di trafficanti: droga, persone, organi (al confine fra Messico e USA oggi un fegato vale 70.000 dollari).

Il monopolio della comunicazione crea modelli umani consumisti usando una sintassi verbale, visuale e sonora seducente contro cui non siamo vincenti.

Non siamo riusciti ad organizzare la controffensiva, una guerra ideologica per un progetto socialista ed umanista, data la nostra minorità mediatica e la dipendenza tecnologica.

Urge unVertice dei Popoli in materia di comunicazione: creare una seppur minima VOCE comune contro l’informazione-monnezza della cloaca mediatica. Dobbiamo creare la gran voce dei popoli: se ne dovrebbe discutere nella CELAC.

Grazie a Fidel nacque la Rete degli Intellettuali in difesa dell’Umanità, ma deve passare all’attacco.

Dovremmo attivare un sistema giudiziario per contrastare il linciaggio con cui si pretende di combattere i nostri leader.

L’ideologia-ferraglia ormai non si accontenta più di succhiarci di tasca il nostro salario inducendoci a vuotare i negozi, pretende anche la nostra gratitudine, ed anche che si accetti che ha sempre avuto la ragione. La domanda è: quali tasti toccano in noi per aver tanto successo? E noi dobbiamo domandarci se il nostro linguaggio è utile a comunicare, se le nostre parole sono abusate, ecc

TEOTONIO DOS SANTOS (Brasile, economista)

Il potere economico dell’Europa è ormai in declino per incapacità del capitale di governare i rapporti economici-sociali.

Il G7 fu fondato quando l’economia era ben diversa, ora ha al suo interno solo 3 dei Paesi con maggior PIL, mentre Cina e Brasile –più forti- ne sono fuori.