
Il quotidiano The New York Times. ha denunciato dalle sue pagine che i reclusi con problemi psichici, nelle prigioni degli Stati Uniti sono sottoposti ad abusi e maltrattamenti.
I guardiani, ha informato il giornale, li sottopongono a scariche elettriche, li legano per lunghi periodi e li obbligano a ingerire sostanze tossiche.
Queste azioni illegali provocano ogni anno un numero indeterminato di decessi che non appaiono nelle relazioni ufficiali, perché le autorità carcerarie non sono obbligate a riportare “gli incidenti” dovuti all’uso della forza dei custodi dei penitenziari, ha spiegato il Times.
Il quotidiano ha raccolto molti dati da uno studio che verrà reso noto in questi giorni dall'organizzazione Human Rights Watch (HRW), intitolato “Insensibili e crudeli: l'uso della forza contro i reclusi con handicap mentali nelle prigioni degli Stati Uniti.
Jamie Fellner, dirigente di HRW e autore della relazione, ha detto che questo è il primo studio che offre una visione integrale dell’uso della forza da parte delle guardie contro i prigionieri con malattie mentali, e che l’obiettivo è capire la dinamica che esiste dietro la violenza applicata a livello nazionale dalle autorità delle istituzioni penitenziarie.
Gli interni che soffrono di schizofrenia e di confusione bipolare sono spesso vittime di castighi fisici per ogni minima violazione della disciplina carceraria.
L'investigazione rivela che spesso gli imputati con queste gravi malattie mentali sono puniti fisicamente per fatti i comuni, come l'uso di parole volgari o colpi alle porte delle loro celle. (Traduzione GM – Granma Int.)