OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
Photo: MINREX

Abbiamo concluso queste conversazioni tra Cuba e gli Stati Uniti su temi di Diritti Umani che, come avevamo annunciato e abbiamo reiterato nel giorno di ieri, sono partite da una proposta iniziale di Cuba, realizzata nel luglio del 2014, ripetuta nel gennaio di quest’anno e accettata dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti.

Le abbiamo realizzate, come si sperava e si prevedeva, in un clima di professionalità e rispetto sulle basi reciproche, senza discriminazioni di alcun genere. Abbiamo discusso le basi metodologiche per eventuali tornate future di conversazioni e discussioni su temi di Diritti Umani tra i due paesi.

Abbiamo toccato anche temi importanti che sarebbe interesse trattare per le due parti in queste eventuali tornate future di conversazioni sui temi dei Diritti Umani tra Cuba e gli Stati Uniti.

Come ci si aspettava è stato ovvio ed è stato ratificato che esistono differenze tra i due paesi nel dibattito del tema dei Diritti Umani da un punto di vista nazionale o per come si proteggono e si promuovono i Diritti Umani nei nostri rispettivi paesi, qual’è il loro trattamento nell’ambito internazionale e nei forum multilaterali che analizzano questi temi.

Indubbiamente è stato ratificato dalle due parti che siamo capaci d’avere una conversazione rispettosa professionale civile in questi temi, riconoscendo queste differenze sostanziali che abbiamo di percezioni ed anche di bilanci, in quanto ai Diritti civili e politici e i Diritti Economici, Sociali e Culturali che, da parte nostra - reitero .

Cuba, vede in una maniera indivisibile interconnessa e integrale e nessuno ha un valore superiore agli altri, ma li affrontiamo in questa maniera integrale. Queste differenze sono state poste in evidenza ma, ripeto, è stato dimostrato che possiamo conversare in maniera civile, rispettosa e professionale. (Traduzione Gioia Minuti)