OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE

Phumzile-Mlambo-Ngcuka direttrice esecutiva di ONU- Donna, ha affermato che è giunto il momento di raggiungere nel pianeta l’uguaglianza di genere e di dare potere alle donne dopo secoli di discriminazione.

“Che specie di mondo è questo che condanna la metà della sua popolazione ad una condizione di cittadinanza di seconda classe nel migliore dei casi e alla schiavitù assoluta nel peggiore? Quanto costerebbe in realtà liberare il potenziale delle donne?”, ha chiesto in una dichiarazione circolata l’8 marzo, Giorno Internazionale della Donna.

Mlambo-Ngcuka ha richiamato a rendere realtà la campagna mondiale lanciata dalle Nazioni Unite: 50-50 per il 2030, indirizzata ad ottenere quest’anno la piena equità di genere, partendo dallo sforzo collettivo d tutti i settori della società.

“Esiste una necessità imperiosa di modificare il ritmo attuale e la scarsa rappresentazione delle donne nel momento delle decisioni politiche ed economiche minaccia la partecipazione al potere e all’uguaglianza, al cui sviluppo gli i uomini possono e devono far parte”, ha avvisato.

La ex vicepresidentessa sudafricana ha ricordato che venti anni fa, 189 leaders si impegnarono con la Dichiarazione e la Piattaforma d’Azione di Pechino, con un futuro differente per le donne nei loro paesi e nel mondo.

Quanto si poteva guadagnare rispettando le ambiziose, ma realistiche promesse che non sono state mantenute, ha sostenuto.

Secondo la funzionaria non si possono ignorare i progressi degli ultimi vent’anni, da Pechino, anche se manca molta strada da percorrere per rendere concreti i postulati della storica Quarta Conferenza Mondiale sulla Donna.

“Alcune occupano luoghi nei principali centri decisionali. Nel 1990 le donne capo di Stato o di Governo erano 12, nel 20015 sono 19, ma il resto sono tutti uomini. Otto su dieci parlamentari sono uomini”, ha sottolineato.

Mlambo-Ngcuka ha segnalato la diminuzione del 45% della mortalità materna e la crescente assistenza alle classi delle bambine. Molte ora completano la scuola dell’ obbligo e s’iscrivono a livelli superiori.

Inoltre due decenni fa, solo quattro su dieci donne avevano un lavoro a contratto e remunerato, mentre oggi quasi la metà gode di questo diritto.

“Ci sono delle brecce e abbiamo quest’anno l’opportunità e la sfida per superarle”, ha reiterato.

Nel settembre prossimo 193 governanti degli Stati membri delle Nazioni Unite saranno convocati per fissare l’agenda di sviluppo sostenibile per il periodo 2000-2015, centrata nella diminuzione della povertà e la ricerca di una maggiore equità.

Per la direttrice esecutiva di ONU - Donna il Forum dovrà, nell’occasione, ratificare le aspirazioni indicate a Pechino.

Attorno all’8 marzo sono state realizzate molteplici azioni per svegliare la coscienza globale sull’importanza d dare potere alle donne, con il fine di mettere a fuoco il loro potenziale verso la costruzione di un mondo di pace e di prosperità, in armonia con la natura.

Oltre alla Campagna 50-50 per il 2030, l’Assemblea Generale della ONU ha realizzato un dibattito di alto livello sull’uguaglianza di genere e una marcia a favore del potere alle donne per le strade centrali di New York.

La sessione annuale della Commissione sullo Statuto della Dona ha analizzato il rispetto della Dichiarazione e della Piattaforma dell’Azione di Pechino. ( Prensa Latina)