Sono 7706 i bambini senza documenti deportati dalla California, dopo che non si sono presentati davanti a una Corte, anche se gli avvocati difensori dei minori hanno dichiarato che gli avvisi a volte sono arrivati tardi o inviati a indirizzi sbagliati o non sono proprio stati inviati.

Gli Stati Uniti hanno ordinato la deportazione di più di 7000 bambini immigrati, dopo che non si sono presentati davanti a una Corte dal 2013, indicano le statistiche ufficiali. L’alto numero di ordini di deportazione ha generato la condanna e l’allarme tra i difensori degli immigranti, che sostengono che ai bambini non sono mai state notificate le date delle udienze per via dei problemi del sistema d’immigrazione.
“Quella che era una crisi di frontiera è diventata un crisi di debito processo”, ha detto Wendy Young, presidentessa di “Niños Necesitados de Defensa”.
Almeno 7706 sono stati deportati dallo stato della California nell’ovest degli USA.
Questa organizzazione e decine di altre hanno inviato una lettera nel febbraio appena terminato, al governo degli Stati Uniti chiedendo che smetta d’emettere ordini di espulsione quando un bambino non si presenta alla corte, ed hanno chiesto la riapertura dei casi in cui sono state ordinate le deportazioni.
In alcuni casi i bambini hanno ricevuto l’ordine di presentarsi ad una corte vicino a dove erano stati detenuti, o in luoghi dove avevano vissuto.
Dall’autunno del 2013 un numero senza precedenti di bambini immigrati ha cominciato ad entrare negli Stati Uniti attraverso la frontiera sud degli USA, e in maggioranza senza la compagnia di un adulto.
In accordo con i dati federali, il governo degli USA ha presentato casi di deportazione contro 62.363 minori tra ottobre del 2013 e gennaio del 2015.
Le cifre ufficiali indicano che nel 2014 almeno 60.000 bambini centroamericani sono penetrati negli Stati Uniti in soli sette mesi. (Traduzione GM - Granma Int.)