OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
Vergine, di Zaida del Río. Foto: Archivio

Nostra como la palma reale, il fiore mariposa e il tocororo, tanto nostra come l’atmosfera che respiriamo, la Vergine della Carità del Cobre abita nell’ immaginario dei cubani. Il suo significato simbolico supera abbondantemente la cornice della religiosità, divenendo l’identità di un senso d’appartenenza, resistenza, solidarietà e speranza.
Lo scultore Tomás Núñez (Johnny), partendo da questa premessa ha convocato convocato 54 artisti perché
rappresentino , interpretino  e ricreino l’immagine della giustamente conosciuta  Vergin Mambisa, popolando dal dicembre scorso a questo mese di febbraio la Galleria d’Arta che lui anima in Corral Falso 259,nel centro di Guanabacoa, uno spazio che dalla  sua apertura si è caratterizzato per  l’apporto d’una dinamica speciale che coniuga il massimo rigore estetico con la necessaria proiezione comunitaria, a un municipio dove per tradizione s’elimino le frontiere tra la cultura popolare e accademica.
Il titolo dell’esposizione inaugurata dal noto scrittore  Reynaldo González, proviene da una locuzione radicata nel linguaggio popolare: “Le undicimila vergini”.  
Se tra i coloni spagnoli la frase si riferiva alla leggenda del martirio della giovane Úrsula in terra germanica durante il Medio Evo, e alla pala d’altare  sul fatto che si trova nella cattedrale di Baeza, l’espressione siè  cubanizzata e allude a debiti impagabili e mete impossibili.
In questa  opportunità, l’invocazione è diventata reale  con molta arte e l’immaginazione spiegata di creatori di varie generazioni, manifestazioni e tendenze. Ogni artista ha creato con la sua poetica personale, dai Premi Nazionali delle Belle Arti, Alfredo Sosabravo, Nelson Domínguez, Eduardo Roca (Choco) y Lesbia Vent Dumois e il Premio Nazionale dell’Unorismo, Arístides Hernández Guerrero (Ares) a giovani espositori che mostrano le loro armi iniziali.
Per garantire la concrezione del progetto, ogni  artista ha ricevuto un modello con la siluette  della rappresentazione più diffusa della vergine, realizzata da  BlasNel in carta pesta, sulla quale, uscendo dai bordi o sommandola a elementi scultorici o d’installazione, hanno lavorato gli artisti.
Arte figurativa e concettuale, astratta o ornamentale, riflessiva e umoristica, sincretica e profana, ma  arte valida per l’intenzione e il lavoro, il repertorio d’immagini in  Corral Falso 259 risveglia nello spettatore molti suggerimenti
In tutte si verifica un concetto delineato da Eusebio Leal quando quindici anni fa affermò: «La Vergie Meticcia esprime la realtà di Cuba, siamo unanazione meticcia nel sangue della nostra cultura e dobbiamo essere orgogliosi di questo».
Partendo dall’esposizione sarebbe giusto rivisitare le pagine un libro che si trova nelle nostre biblioteche, “La Vergine della Carità nell’anima del popolo cubano, del diligente  bibliografo e collezionista Emilio Cueto, con le sue 560 pagine e 1 058 illustrazioni che potrebbero arricchirsi con quanto si mostra a Guanabacoa. O scoprire la dimensione del nostro simbolo mariano nella straordinaria monografia di don Fernando Ortiz, “La Vergine della Carità del Cobre: storia e etnografía”, definita da Miguel Barnet  «un’opera di cultura maggiore».   

GLI ARTISTI CHE PARTECIPANO A LE UNDICIMILA  VERGINI

Eduardo Abela, Alberto (CHINO) Arcos, Diana Balboa, Andrés Bazabe, BlasNel, Edel Bordón, Randa Borges Jerez, Jacqueline Brito, Yamilis Brito, Luis E. Camejo, Luis O. Camejo, Tamara Campos, Alejandro Cordovés, Dionel Delgado, Nelson Domínguez, Rocío García, Eduardo Rubén García, Ernesto García Peña, Alejandro Gómez Cangas, Antonio Gómez
Margolles, Arístides Hernández (Ares), Yunier Hernández Figueredo, Alicia Leal, Harold López, Manuel López Oliva, Belkis Martín, Antuan Mena, Mariannys Montes de Oca, Filiberto Mora, Raúl Morales Barrientos, Juan Moreira, Adonis Muiño, Julio Neyra, Tomás Núñez – Johny-, Yasbel Pérez, Yuniel Pérez (Moti), Cuty Ragazzone, Ángel Ramírez, Guillermo
Ramírez Malberti, Zaida del Río, Grisell Rivera, Ángel Rivero (Andy), Eduardo Roca (Choco), Juan Carlos Rodríguez, Alfredo Sosabravo, Rafael Suau, Reinerio Tamayo, Carlos del Toro, José Omar Torres, Laura Sofía Torres, Lesbia Vent Dumois, Hilda Vidal, Nelson Villalobo Ferrer, Lino Vizcaíno.
Progetto e curatoria: Tomás Núñez (Johny) Museografia e Montaggio: Ileana Herrera, Camilo Cartelles, Camila Lima,
Alejandro Guerra, Beatriz Hernández.( GM – Granma Int.)