
Luis Lorente, di Matanzas ha vinto il premio Casa de las Américas 2022 nel settore Poesia, per l’opera /Excepcional belleza del verano/.
La notizia è stata presentata nella sala Che Guevara dell’istituzione, con la presenza della primo ministro Inés María Chapman Waugh e di Abel Prieto Jiménez, presidente della Casa de las Américas, tra le altre personalità.
Se è difficile per uno la prima volta che si vince un premio come questo, la seconda lo è anche di più.
«E dato che solo il difficile è stimolante, averlo vinto adesso è ancora più stimolante», ha detto a Granma Lorente
–vincitore del premio anche nel 2004–, che ha assicurato che sapersi vincitore lo ha colto di sorpresa.



«Come sullo schermo di una lampada, l’autore spiega le sue visioni e i suoi ricordi che si concretano e evaporano. La scena così si potenzia per la ramificazione di una simbologia profusa che allude alla dimora amorosa come anche ad altri numerosi momenti della vita, di personaggi della storia di Cuba includendo una quotidianità rivisitata. È un registro minuzioso ricreato da una memoria singolare, di linguaggio virtuoso atmosfere realizzate e un’eccellente maneggio del ritmo, sottolinea la relazione della giuria che ha anche riconosciuto nel testo la forza e la bellezza di immagini vincolate, serpentine come un solo poema.
La giuria ha assegnato a questo settore anche due menzioni: alla peruviana Carolina O. Fernández e al boliviano Benjamín Chávez per le rispettive opere /Bordando Quilkas/ e /Para alguna vez cuando oscurece/.
Il premio al romanzo lo ha vinto l’argentino Javier Núñez per l’opera /Hija de nadie/, alla quale la giuria ha riconosciuto un buon polso narrativo, un gran maneggio dei dialoghi e della narrativa in tono cinematografico della storia distopica di due donne che resistono a una realtà aspra e crudele».
Lo spagnolo José Antonio Piqueras Arenas ha vinto il premio del Saggio con /Moneda y malestar social en Cuba (1790-1902)/, un testo, si legge nella relazione «rigoroso sull’uso della moneta e le relazioni monetarie
nella formazione storica di Cuba tra la fine del XVIII secolo e la fine dell’occupazione militare degli Stati Uniti.
Il lavoro illumina la storia economica cubana nei convulsi scenari che segnano lo splendore e la crisi del modello coloniale.
Nel testo si approfondisce con rigore, partendo da un profuso materiale documentativo bibliografico, la complessa relazione tra capitalismo e schiavitù, la struttura di classe nell’Isola e le forme di scontento di diversi gruppi contro il dominio straniero. Assistiamo così a un apporto sostanziale alla storia di Cuba che, inoltre offre importanti lezioni per il presente». ( GM – Granma Int.)