L’ edizione commemorativa del cinquantenario della pubblicazione di “Biografía de un cimarrón” è stata presentata nella Casa dell’Africa, ne L’Avana Vecchia, dal suo autore, il poeta, narratore ed etnologo Miguel Barnet.
Stampata da Letras Cubanas, è un’edizione curata da Bertha Hernández López con la copertina dell’artista Eduardo Roca (Choco).
Il volume contiene, oltre all’opera originale, il testo “Los caminos del Cimarrón”, nel quale Barnet spiega le origini e le circostanze della sua creazione, un saggio suo sul romanzo testimonianz e una selezione delle valutazioni della critica nel tempo.
Tra i giudizi vanno segnalati quello dell’inglese Graham Greene “Non c’è stato mai prima un libro come questo ed è improbabile che ne appaia un ‘altro simile”
del cubano Alejo Carpentier: “Con *Biografía de un cimarrón* Miguel Barnet ci offre un caso unico nella nostra letteratura, quello di un monologo che sfugge ad ogni meccanismo di creazione letteraria ma senza dubbio s’iscrive nella letteratura in virtù delle sue proiezioni poetiche”, e dell’italiana Alessandra Riccio, che sottolineò la capacità dello scrittore: “Per tradurre la cosa reale nella sua immagine mediante una narrazione che riesce a dire l’ineffabile artistico attribuendogli proprietà conoscitive”.
“Esteban Montejo mi ha sempre accompagnato”, ha detto Barnet, ricordando il protagonista del racconto-testimonianza ed ha aggiunto: “Il riflesso della sua vita non è solo anedottico, ma epico, come quello di tanti cubani discendenti di africani che hanno forgiato al nostra storia. Nessun luogo è meglio di questo, la Casa dell’Africa, per far sì che il Cimarrón vada all’incontro dei lettori di questa epoca”.
In presenza del comandante Víctor Dreke, presidente dell’Associazione d’Amicizia Cuba-Africa e di Alberto Granado, direttore dell’istituzione anfitriona, il gruppo folcloristico Nsila Cheché ha salutato la presentazione . Inoltre è stato proiettato il documentario ispano - cubano “Cimarrón, storia di uno schiavo”, de Juan Carlos Tabío e Miguel de los Santos. (Traduzione GM Granma Int.)