
Il miglior amico di Cuba, come il Comandante in Capo Fidel Castro Ruz definì il Comandante Eterno della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Hugo Chávez Frías, compirebbe 69 anni il 28 luglio, se non fosse passato all’immortalità nella sua lotta per realizzare i sogni di El Libertador Simón Bolívar
Per Fidel, il Comandante Chávez fu «un soldato venezuelano nella cui mente germinarono in modo naturale le idee di Bolívar. Basta osservare come transitò il suo pensiero per tappe diverse dello sviluppo politico, partendo dall’origine umile, la scuola, l’accademia militare, la lettura della storia, la realtà del suo paese e l’umiliante presenza del dominio yanquee».
Il militare e politico venezuelano era nato a Sabaneta de Barinas, il 28 luglio del 1954, ed era il secondo dei sei figli di Hugo e Elena, tutti e due maestri elementari. Era cresciuto in una casa umile del piano venezuelano.
Tre settimane dopo aver ottenuto il diploma liceale era entrato nell’Accademia Militare dell’Esercito nazionale del Venezuela.Con la laurea aveva ricevuto il titolo di diplomato in Scienze e Arti Militari nella specialità d’Ingegneria.
Il primo contatto con il territorio cubano avvenne quando era il tenente colonnello Hugo Chávez Frías, leader del Movimento Bolivariano Rivoluzionario 200, e giunse a L’Avana il 13 dicembre del 1994, pochi mesi dopo la sua liberazione dalla prigione, grazie alla pressione popolare, dopo tre anni di detenzione per aver guidato un sollevamento militare.
Un fortissimo sentimento popolare a favore di cambi basilari nella conduzione dei temi dello Stato divenne evidente il 6 dicembre del 1998, quando il 56,24 % dei votanti elesse Chávez come Presidente Costituzionale dell’allora Repubblica del Venezuela.
Chávez promosse l’integrazione latinoamericana più di qualsiasi altro presidente venezuelano. Stabilì politiche come la vendita del petrolio in condizioni di pagamento preferenziale attraverso meccanismi d’integrazione come Petrocaribe, e il fomento di programmi di cooperazione nelle nazioni povere come Haiti.
Fu l’ideatore insieme a Fidel della creazione, il 2 dicembre del 2011, della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (Celac), e promotore dell’ Unione delle Nazioni Sudamericane (Unasur).
Durante il suo mandato, dal 1999 al 2013, anno i cui morì, le relazioni tra il Venezuela e Cuba furono prioritarie per il governo di Chávez, e si rinforzarono grazie alla firma di accordi e convegni che aiutarono a stabilire un ponte bilaterale.
Il 5 marzo del 2013, il mondo conobbe la triste notizia della morte
di Chávez, dopo una lotta tenace contro il cancro che gli tolse la vita purtroppo, a 58 anni. Sino all’ultimo momento fu alla guida del suo popolo contro le azioni della destra latinoamericana, piegata agli ordini di Washington, per soggiogare il Venezuela.
«Abbiamo perso il nostro migliore amico, scrisse Fidel l’11 marzo del 2013 segnalando la lotta di Chávez, che «nemmeno lui stesso sospettava quanto era grande». (GM- Granma Int.)