OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE

Discorso pronunciato da Miguel Mario Díaz-Canel Bermúdez, Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica, nella chiusura del Primo Período Ordinario di Sessioni della 10ma. Legislatura dell’Asemblea Nazionale del Potere Popolare, nel Palazzo delle Convenzioni, il 22 luglio del 2023.


.(Versioni stenografiche - Presidenza della Repubblica)

• Caro compagno Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, leader storico della Rivoluzione Cubana,

Care deputate e deputati, invitati,

Compatrioti:

La prosperità e la maggior giustizia sociale per le quali lottiamo, saranno impossibili in una società svuotata dai valori, ha avvisato il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito e Presidente della Repubblica nell’Assemblea Nazionale. Photo: Jose M. Correa

70 anni fa una rappresentazione della meglio gioventù cubana univa i  suoi scarsi risparmi o vendeva quello che aveva per intraprendere un viaggio a Santiago di Cuba e a Bayamo. Era
L’epoca del carnevale in Oriente, ma non andavano a festeggiare. Come martiri o come eroi, senza saperlo, nemmeno loro, stavano per entrare nella storia.
Due di quei ragazzi ci accompagnano in questa sessione dell’Assemblea Nazionale: il Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, leader della Rivoluzione (Applausi), e il Comandante della Rivoluzione  Ramiro Valdés Menéndez (Applausi). A loro, prima di tutto, voglio dedicare le mie parole.
Non si tratta solo di un’azione di giustizia storica. Si tratta di riconoscere due uomini che continuano ad assaltare fortezze tutti i giorni con il piede nella staffa delle difficoltà e il fucile puntato sugli errori.

Compagne e compagni:

Permettemi di dire che abbiamo avuto una buona Assemblea, includendo i richiami di Lazo e di altri deputati che hanno posto nome e cognome cause e possibili soluzioni ai nostri problemi, questi che non hanno a che vedere in maniera diretta con il blocco e che rinforzano l’onnipresente blocco per inazione, apatia, insensibilità, incapacità o per semplice stanchezza o mancanza di fede, che sarà possibile vincere le difficoltà.
Queste sessioni dell’Assemblea hanno un merito. Non solo abbiamo abbordato con senso dell’urgenza e senza pregiudizi i problemi della nostra difficile quotidianità, come la produzione di alimenti, la generazione elettrica, la disponibilità d’acqua, la delinquenza, la crescente inflazione, i prezzi abusivi, e lo abbiamo fatto senza abbandonare temi pendenti di carattere strategico, come la Politica d’Attenzione Integrale all’Infanzia, l’Adolescenza e la Gioventù o la Legge del Codice Penale Militare.
Non citerò interventi per non estendermi ma, dalla discussione nelle commissioni alle quali ho avuto l’opportunità di partecipare, ho sentito che è migliorato il vincolo delle deputate e dei deputati con la popolazione, ossia con gli elettori che ci hanno scelto.  
Questi mesi di scambio con il popolo nella strada, nei quartieri, nelle frazioni rurali, sono stati la prova di quello che significa lavorare con l’orecchio sulla terra.  
Un’Assemblea in sessione permanente, svincolata dal popolo che l’ha scelta, non si potrebbe mai chiamare del Potere Popolare.
Non possiamo mai dimenticare che i nemici della nazione cubana scommettono sulla rottura dell’unità nazionale, separando il popolo dal suo Governo, quelli che non sono stanchi d’insistere, che abbassiamo le braccia e che crediamo che è preferibile il cammino della resa, di resistere creativamente.
Ma l’opzione d’arrenderci è stata cancellata dal DNA dei cubani e non per capriccio  perchè ci piace il sacrificio o ci crediamo una nazione eletta per questo. È che basta guardare quelli che si sono arresi o sono stati sottomessi da un potere superiore apparentemente invincibile: questi hanno perso la nazione, l’ideale e il destino dei loro paesi.
 Personalmente non immagino Cuba senza la forza morale del suo Partito e senza l’organizzazione, la pianificazione, la preoccupazione permanente di un Governo la cui principale missione consiste nel garantire salute, educazione, alimentazione e servizi pubblici, alcuni gratuitamente e altri al minor costo possibile con le terribili condizioni del blocco indurito e l’inclusione del paese in una lista infame che cerca  di boicottare qualsiasi possibilità di recupero economico chiudendo tutti gli accessi a possibili entrate e opportunità di finanziamenti.
È molto perversa questa politica che non si limita allo spazio economico e finanziario. Si sa che la maggior forza di Cuba è nel suo popolo e nella sua emblematica resistenza e per questo ci attaccano seminando matrici d’ingovernabilità. Stato fallito o insicurezza cittadina, il piano è screditare in grado tale che implosioni l’unità nazionale.   
A questo proposito alcuni apportano dalle posizioni più estreme: dalla destra convocando a privatizzare tutto e al cambio del sistema, e anche da una presunta sinistra, demonizzando qualsiasi spazio al mercato.
Come sempre, gli estremi si toccano e le due posizioni coincidono in un punto: la critica lapidaria del termine socialismo e qualsiasi tentativo di soluzione nato dalla gestione governativa.
Uno si stanca di parlare del blocco, altri inventano teorie su come i classici hanno negato la dialettica.   
Si dimenticano che il loro importante apporto tecnico non ha coinciso con la costruzione socialista in una piccola nazione che ha ereditato il sottosviluppo, bloccata da più di 60 anni e vicina del più grande impero che inoltre è suo nemico, e poi reclamano soluzioni a tutto, ignorando olimpicamente il maggior ostacolo, che è il blocco.
I lunghi anni di questo gigantesco fattore esterno, gravitando contro losviluppo del paese, coincidono nel tempo con una forte tendenza all’approfondimento del capitalismo neoliberale che ha spinto l’umanità ai più forti gradi di disuguaglianza e di esclusione sociale, mai conosciuti. Mentre, Cuba andava e va controcorrente dopo un progetto di giustizia sociale.
Sarebbe stato più comodo abbandonare la battaglia, sommarsi alla corrente globale, rinunciare a questo progetto e «si salvi chi può».
Ma abbiamo scelto il cammino più difficile: il più degno.
Nello stesso tempo è preciso evitare confusioni. Giustizia sociale non significa, nè si può ridurre ad assistenzialismo nè a egualitarismo.
È ripartire la ricchezza creata per tutti, tra tutti, ma in modo differenziato, in maniera che guadagna di più chi apporta di più e si assistono fondamentalmente coloro che non possono apportare.
Per questo prima di tutto è necessario creare questa ricchezza e in questo impegno siamo lontani dalla realizzazione di quanto approvato.

Deputate e deputati:

Come abbiamo già detto, la guerra economica, commerciale e finanziaria degli Stati Uniti  —particolarmente la sua extra territorialità—, la crisi economica mondiale e il lento recupero  post pandemia, unito agli impatti di conflitti bellici, continuano ad essere i principali ostacoli per implantare la strategia di rianimazione dell’economia a corto, medio e lungo termine.
Nonostante questi ostacoli la relazione dell’Economia e Liquidazione del Bilancio nel primo semestre dell’anno ci dice che le misure dell’implementazione senza giungere a tutti i risultati sperati indicano una leggera tendenza al recupero.
Ogni misura presenta rischi nella sua applicazione e per questo insistiamo che nella sua implementazione si tenga sempre da conto il trattamento da dare alle persone e alle famiglie in situazioni di vulnerabilità per evitare in queste gli impatti negativi.
Come ha spiegato il ministro Vicente de la O, il Sistema Elettrico Nazionale, anche se tuttavia non funziona in ottime condizioni, è stato recuperato come parte della strategia tracciata per il paese.
La situazione in questo mese di luglio è molto più favorevole di quella vissuta nel 2022, nonostante l’incremento della domanda.
Grazie agli sforzi e alla dedizione dei lavoratori del settore elettrico, è stata realizzata la manutenzione di vari impianti termici e di motori di generazione distribuita, con i quali è stato possibile recuperare capacità e giungere così  a un’estate in migliori condizioni.
La parola impegnata è stata rispettata! (Applausi.)
Ma  la strategia non riguarda solo i tempi brevi. I lavori continuano verso il recupero energetico del paese.
Da questa tribuna va il nostro più sentito riconoscimento con la nostra gratitudine a tutti gli elettricisti di Cuba e a tutti gli organismi, tra i quali  le FAR e il Minint, che li hanno appoggiati (Applausi).
Il recupero dell’industria turistica, danneggiata dall’inclusione di Cuba nella lista del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti dei «paesi patrocinatori del terrorismo» e di altre relazionate con la logistica, il combustibile e l’energía, non otterrà  i 3,5 milooni di visitatori progettati per l’anno, ma mostra un ritmo di crescita che deve superare tutti gli indici del 2021-2022, grazie al recupero della destinazione Cuba, in paesi portatori stabili nella tappa pre pandemia.
Inoltre è iniziato il riscatto dell’intervento e l’ampliamento del mercato cambiario, che ha permesso di canalizzare il  sistema delle imprese a 110 milioni  —55,1 venduti all’economia nazionale e altri  prestati — per la produzione di beni e servizi in moneta nazionale, tra i quali spiccano i programmi di produzione degli alimenti – riso, fagioli, uova, carne di maiale - l’ industria manifatturiera, l’energia e altri settori. Questo è ancora insufficiente.
Rispetto all’investimento straniero, come risultato delle visite ufficiali degli ultimi mesi, sono state stabilite le basi, i progetti e i programmi mutui d’investimento nei settori come l’energia, l’agricoltura, includendo quella della canna da zucchero, e sono stati fatti passi governativi e imprenditoriali per la loro materializzazione nel secondo semestre, e questo permette di creare condizioni per il recupero della capacità industriale e di raffinazione, con impatti favorevoli nella fattura energetica e l’esportazione dei derivati del petrolio nell’area.

Photo: Jose M. Correa


 Sono stati ristrutturati meccanismi esistenti di lavoro per recuperare l le entrate provenienti dalle rimesse e da altri servizi associati alla captazione di divise, aprendo nuovi canali e differenziando quelli esistenti. includendo quelli che usano le cripto monete, rispettando la legislazione vigente.
 Queste azioni dovranno continuare a conoslidasri durante il secondo semestre.
Si adottano misure e incentivi per fomentare di più l’uso dei mezzi elettronici con il vincolo dei settori produttivi, con la creazione di nuovi prodotti e servizi, come forma sicura e semplice di realizzare entrate e pagamenti senza utilizzo di contanti, e questo favorisce la disciplina fiscale e la diffusione bancaria dei fatti economici, includendo la loro legittimità.
Come parte dell’implementazione delle misure presentate
all’Assemblea Nazionale del Potere Popolar per dare un nuovo impulso allo sviluppo economico, si è lavorato in gruppi multidisciplinari di esperti del settore accademico, economisti, funzionari e dirigenti degli organismi globali dell’economia. nell’identificazione delle distorsioni del modello, definendo le sue cause e le condizioni strutturali e questo ha permesso di disegnare la strategia graduale per avanzare nella stabilizzazione macro economica durante il secondo semestre di quest’anno e
il primo del 2024.
Questo programma deve permetterci di correggere progressivamente gli sbilanciamenti macro economici, il maneggio e l’assegnazione della divisa in funzione delle priorità di sviluppo del paese, incrementare la produzione degli alimenti dell’agricoltura,l’allevamento e i beni industriali, la trasformazione del sussidio, lo sviluppo del mercato cambiario, il recupero delle entrate in divisa e i settori esportabili .
Si studiano proposte per continuare il perfezionamento del meccanismo d’assegnazione delle divise mediante il rafforzamento del mercato cambiario e il ruolo che deve disimpegnare il sistema finanziario nazionale come autorità centrale nell’implementazione della Politica Monetaria e la protezione graduale e sostenuta della moneta nazionale.

Si lavora ugualmente all’attualizzazione delle norme giuridiche per
gli attori economici non statali, fomentando il loro ruolo nella strategia di sviluppo economico del paese, la produzione nazionale, la sostituzione delle importazioni, il contributo allo sviluppo territoriale e alla generazione dell’impiego.
Anche se incipiente, s’ottiene una maggior partecipazione diretta del settore non statale nella produzione nazionale e nel vincolo con le industre nazionali, generando risparmi nella contrattazione delle materie prime e dei prodotti intermedi in linea con la strategia di sviluppo del paese, attuazione che incentiva e fomenta. Questa attività è stata sviluppata con maggior dinamismo nel settore della produzione di alimenti.
In questo modo, pur nel mezzo dell’incertezza che è presente oggi nell’economia mondiale, l’economia cubana dovrà affrontare un indispensabile Programma di Trasformazione Strutturale, accompagnato a un Programma di Stabilizzazione Macro Economica nei prossimi tre anni, come garanzia per ottenere un ambiente favorevole al finanziamento e allo sviluppo a medio tempo.
Dopo un dibattito così intenso come quello che si è svolto qui sulla produzione e il commercio degli alimenti o sui prezzi abusivi o speculativi e l’impatto dei due problemi nel livello di vita della popolazione, insisto sull’importanza d’usare le misure e le risoluzioni approvate e d’approfittare delle opzioni che offre l’autonomia municipale e il necessario rafforzamento dell’impresa statale socialista.  
Alcune soluzioni locali potrebbero portarci al cammino delle soluzioni nazionali.
Questo non significa che considero terminati tutti i dibattiti.
Ci resta una straordinaria riserva di possibilità nel popolo.
Una discussione popolare, con la partecipazione di studenti, tecnici, economisti e ragionieri che insegnino alle autorità e al popolo come si formano i prezzi, ci aiuterebbe molto per affrontare il problema dalle basi, con conoscenza.
NellA misura in cui i delegati, ip residenti dei consigli popolari, le autorità del Governo nel municipio e il popolo dispongono
dell’informazione imprescindibile per scontrarsi con gli speculatori,
sono sicuro che faremo pressione sui prezzi, abbassandoli. Ma prima di tutto dobbiamo dedicarci a creare ricchezze, soprattutto producendo alimenti.
La soluzione definitiva giungerà con l’incremento delle produzioni e questa è l’altra battaglia che necessita il coinvolgimento di tutti noi .
Come ha detto qui un buon deputato, giovane, per affrontare la COVID-19 la scienza si è mossa in due binari: i palliativi  e le misure di contenimento da un lato, e la ricerca della vaccinazione dall’altro.
Nel tema degli alimenti e dei prezzi si potrebbe applicare una strategia  
simile  considerando la scienza e l’innovazione.
Lo ha detto un economista giovane Coincido con questo criterio, tra altre ragioni, porchè credo nei giovani (Applausi).
Una discussione trasparente, con tutta la crudezza che reclamano il momento e il nostro popolo, è espressione di conoscenza della realtà
ed è onesta  preoccupazione e  volontà per perfezionare la società
coscienti che la prosperità e la maggior giustizia sociale per le quali lottiamo sarebbero impossibili in una società svuotata dai valori.
Lo ripeto: le manifestazioni di reati, indiscipline sociali e corruzione attentano il più sacro progetto di costruzione socialista, approfondiscono le indesiderabili disuguaglianze sociali, e minano a sicurezza cittadina uno dei pilastri del socialismo.
Lo Stato e il Governo cubani non possono vivere voltando le spalle all’incremento di attività illecite che si stabiliscono come un’economia  
parallela, sommersa, che penetra come un cancro nel tessuto sociale sino alla sua diistruzuione.
Abbiamo discusso il tema ampiamente, e abbiamo espresso la più energica condanna alle manifestazioni d’indisciplina e reato.
Ora resta la cosa più importante: agire con rigore, articolando tutte le forze rivoluzionarie con la direzione del Partito, del sistema istituzionale, delle organizzazioni di massa, della società civile e le nostre istituzioni armate assieme al popolo.
Coincido con Lazo che solo così potremo affrontare adeguatamente
l’evasione fiscale, il mercato illegale delle divise, la speculazione, la
corruzione, l’apatia, la burocrazia, la menzogna, la volgarità, l’indecenza, insomma la molestia che apportano i comportamenti anti sociali.
Tutto questo senza abbandonare le azioni per mitigare altre conseguenze che provocano, dalla disfunzionalità familiare, le rotture del vincolo con lo studio e il lavoro per alcuni cittadini e l’inadeguata incorporazione alla società di coloro che hanno pagato sanazioni penali, tra l’altro.  
Non possiamo permettere che coloro che non lavorano, non apportano  e si muovono in un ambiente d’illegalità, guadagnino ed abbiano condizioni di vita migliori di coloro che lavorano onestamente, apportano alla società, e sono protagonisti della storia dell’eroismo quotidiano del popolo cubano (Applausi).
Per conseguirlo sarà imprescindibile esigere un comportamento limpido e responsabile dei rappresentanti delle istituzioni statali, della
società e anche  delle famiglie cubane.
Affrontiamolo con unità, coraggio, con determinazione, ordine, disciplina ed efficacia! (Applausi.)
Tutti gli attori dell’economia devono agire con il rispetto delle leggi e delle regole stabilite, localmente o nazionalizzalmente, senza stigmatizzazioni nè generalizzazioni assurde che terminano essendo tanto dannose quanto i problemi che si pretende di risolvere.
Tutti sono necessari e dobbiamo difendere la partecipazione di tutti nell’economia del paese, ma senza dimenticare che questa difesa passa per il rispetto della legalità.

Pie de foto: Una discussione trasparente, con tutta la crudezza che reclamano il momento e il nostro popolo, è espressione di conoscenza della realtà, onesta preoccupazione e volontà per perfezionare la società. Foto:José Manuel Correa

Compagne e compagni:

Questa prima sessione dell’attuale legislatura ha dato continuità
all’intenso esercizio legislativo aperto per la nuova Costituzione, con
l’approvazione della Legge del Codice Penale Militare che, come abbiamo visto qui, concorda con la nostra Carta Magna e riveste una
rilevante importanza per il rafforzamento dell’ordine e la
disciplina nelle nostre istituzioni armate, come elementi essenziali
per il compimento delle loro missioni, in funzione di proteggere e mantenere l’indipendenza e la sovranità dello Stato, la sua integrità territoriale, la sua sicurezza e la pace.
Il testo incorpora principi, concetti, cornici di sanazioni e alternative punitive del Codice Penale ordinario approvato nella legislatura precedente.
Si attempera alle condizioni socio-economiche del nostro paese, allo sviluppo e alle caratteristiche delle nostre istituzioni armate, definisce con precisione quelle condotte che essendo lesive si devono considerare reati, assegna  facoltà ai capi militari per,
alternativamente, e di fronte a determinati fatti, applicare misure disciplinari cosi come rafforza il comando unico.
Le sessioni di lavoro delle commissioni permanenti in questo periodo
ordinario hanno ratificato l’importante ruolo che disimpegnano come organo ausiliare dell’Assemblea per il compimento dei suoi attributi.
ma quello che m’interessa segnalare di più è il modo in cui sono stati presentati e dibattuti questa volta i temi di maggior attualità e impatto nei quartieri, le strade e la vita quotidiana.
Il vincolo dei deputati con la base nei differenti territori per la comprovazione e la verifica delle leggi, le polítiche e i programmi selezionati per le analisi, ha favorito riflessioni più profonde, attive, e la possibilità d’apportare suggerimenti e proposte arricchite dagli scambi con la popolazione.
Gli accordi derivati da questa riunione devono costituire premesse per il lavoro dei differenti organi e organismi a favore della trasformazione e la soluzione dei problemi discussi.
Specialmente rilevante in questa sessione è stato il dibattito con l’approvazione della  Politica per l’Attenzione Integrale all’Infanzia,  l’Adolescenza e la Gioventù, come parte della volontà di rinforzare i diritti della popolazione più giovane,appoggiando le loro aspirazioni e i loro sogni.
La sua implementazione graduale nel mezzo dell’attuale situazione  socio economica domanderà la maggior comprensione della popolazione ed esigerà quindi la più ampia diffusione e dibattito.
La sua origine emerge dai dibattiti sostenuti con giovani e rappresentanti del settore accademico, ascoltando le loro inquietudini e  proposte. E risponde anche, in maniera fondamentale, alle preoccupazioni dei nostri compatrioti per l’esodo crescente dei giovani e la necessità di garantire che possano sviluppare nel paese il loro progetto di vita con una partecipazione attiva nei destini della nazione dei loro genitori e nonni.
Questa politica riafferma la volontà di sviluppare la gestione di governo mediante politiche pubbliche e che il processo di creazione normativa sia sempre più partecipativo e democrático.
Abbordando le problematiche delle bambine, bambini, adolescenti e giovani in tutti gli ambiti della vita, il testo dà continuità all’opera rivoluzionaria e le apporta anche novità a tono con le esigenze del momento attuale.
Come programma di lavoro combina diritto e doveri, mentre offre garanzie a opportunità, ma domanda doveri e responsabilità delle istituzioni implicate e della partecipazione giovanile.

Compatrioti:

Vorrei tralasciare i temi nazionali per spiegare un poco gli obiettivi e i risultati dell’intensa attività internazionale degli ultimi mesi, che è stata preceduta anche dalla brillante presentazione su questo tema realizzata brillantemente dal nostro Cancelliere.
La Presidenza del Gruppo dei  77 + Cina, che Cuba gestisce dal gennaio di quest’anno, come frutto dell’ampio riconoscimento internazionale alla nostra politica di principi in difesa degli interessi dei paesi in via di sviluppo, sta reclamando da noi uno sforzo diplomatico
straordinario che ci onora come nazione.
La presidenza cubana ha sviluppato con successo eventi in materia d’educazione, cultura, turismo e ambiente, che hanno incentivato il dibattito dal sud e hanno contribuito alla difesa degli interessi deipaesi in via di sviluppo.

Il 15 e 16 settembre accoglieremo nella nostra capitale il Vertice deiCapi di Stato e di Governo con il lemma  «impegni attuali dello sviluppo: il Ruolo della Scienza, la Tecnologia e l’Innovazione».
Si tratta di un incontro necessario nell’impegno di rinforzare la capacita del Gruppo dei 77 per l’utilizzo di strumenti tanto importanti per lo sviluppo.
Abbiamo continuato a sostenere con i fatti la nostra ferma posizione a favore della pace in Colombia. La celebrazione in Cuba del Terzo ciclo del Tavolo del Dialogo di Pace tra il Governo della Colombia e il ELN è stata un fatto storico.
La cooperazione internazionale che Cuba presta continu a svilupparsi come caratterística emblematica della politica estera.
È un’attività legittima e altruista che manteniamo, nonostante la sporca campagna degli Stati Uniti per cercare di denigrare questo sforzo e privare centinai di migliaia di persone di paesi del mondo dei servizi medici di qualità che prestano i professionisti cubani.
Tutti gli eventi ai quali partecipiamo sono meccanismi di concertazione nei quali Cuba ha una traiettoria di contributo attivo e costruttivo, com’è norma della nostra politica estera.
Oltre a realizzare gli impegni inter-governativi, abbiamo avuto l’opportunità di riunirci direttamente in ogni luogo con i cubani che vivono in questi paesi e con gruppi di amici di Cuba in incontri caratterizzati dalle espressioni di’amicizia, solidarietà e sostegno alla Rivoluzione.
Come nazione abbiamo il privilegio di contare con altri gruppi di cubani attivi residenti in diversi paesi, che mantengono un comportamento attivo di sostegno alla Patria e di contare anche con gruppi di persone di diverse nazionalità molto impegnate nella solidarietà con Cuba.
È una realtà che ci riempie d’orgoglio come cubani e che si spiega con il prestigio della Rivoluzione, la sua opera di giustizia e la sua traiettoria solidale e internazionalista (Applausi).
La partecipazione in differenti eventi internazionali e il ricevimento di numerose visite di personalità straniere di tutti i continenti dimostrano l’impegno di continuare a espandere i vincoli bilaterali e di cooperazione con numerosi paesi dei tutte le regioni,
d’aprire possibilità commerciali e scambi diversi, e di
fomentare l’intesa reciproca.
Si tratta anche di realizzare l’impegno strategico di rompre l’assedio economico al quale ci vuole condannare l’imperialismo.
Senza dubbio la politica aggressiva statunitense continua ad avere un effetto altamente nocivo sull’economia, come sa molto bene il popolo.
Il Governo degli Stati Uniti, per il dominio che ha realizzato sulle strutture e i flussi finanziari internazionali, conta con il potere di pregiudicare le nostre relazioni economiche estere in quasi tutti i paesi del mondo.
E non è per caso, ma per disegno.
Per giustificare questa politica, mantengono la pratica di fabbricare calunnie e d’emettere dichiarazioni assolutamente false, e attualizzano di frequente nuove leggende sempre più disoneste.
Confida  nel suo dominio sui media di comunicazione ed è convinto d’avere la capacità d’ingannare l’opinione pubblica, soprattutto quella del suo paese.
Non ha sempre il risultato atteso. Per esempio decine di legislature di Stato, consigli municipali, giunte di contee, giunte scolastiche e altre organizzazioni rappresentative della società civile degli Stati Uniiti hanno emesso 93 risoluzioni contro la politca del blocco economico e in particolare il reclamo dell’esclusione di Cuba dall’arbitraria lista degli Stati patrocinatori del terrorismo,  elaborata unilateralmente dal
Dipartimento di Stato.
Si uniscono così al reclamo quasi unanime della comunità internazionale,riflesso ogni anno nell’Assemblea Generale dell’ Organizzazione delle Nazioni Unite e alle dichiarazioni di numerosi organismi regionali como Celac, Caricom, l’Unione Africana e l’Unione Europea, citandone solo alcuni.
È l’impero che attrae isolamento e discredito verso la sua politica criminale.
Si sostiene per il potere sproporzionato che concentra, per
il suo disprezzo alla volontà della comunità internazionale, e per la
disposizione senza scrupoli di fare uso della minaccia e la coercizione contro molti Governi e contro i suoi stessi cittadini.
È nostro dovere continuare a denunciare questa politica spietata e,  nello stesso tempo, progredire nello sforzo creativo di recuperare l’economia e incamminarla in modo sostenibile, nonostante il blocco.
Nelle brevi, ma intense visite di lavoro all’estero, negli scambi con altri leaders della regione e nel resto del mondo in vertici, conferenze o riunioni bilaterali abbiamo trovato rispetto, riconoscimento, ammirazione e gratitudine per il popolo e la nostra storia come principio della relazione tra tutte le nazioni.
Confermiamo il valore della coerenza, della dignità, della difesa dei
principi, del non cedere di fronte alle pressioni e ai ricatti.
Insoma confermiamo il valore della resistenza creativa! (Applausi.)
Confermiamo, soprattutto, lo straordinario legato di Fidel e di Raúl,
i cui apporti indiscutibili alle relazioni internazionali dal Governo e dal Partito ci hanno permesso di giungere a questo momento con una solida opera che si distingue per i suoi valori umanisti,
internazionalisti e etici. Un’opera ispirata nel concetto martiano
cha Patria è Umanità.

Deputate e deputati:

Resta molto da apprendere per avanzare nell’utilizzo di queste sessioni come fonte di proposte di soluzione.
La gravità e l’urgenza dei tempi ci obbligano ad essere più agili e precisi nella missione che possiamo intraprendere solo noi: superare i problemi saltando al disopra della politica criminale di maltrattamento e persecuzione finanziaria.
Ma di fronte alle sfide peggiori torniamo a confermare che Sì si può!
Cuba non è sola in questa battaglia e lo abbiamo provato. Non siamo gli unici castigati per difendere la sovranità, l’indipendenza e il
multilateralismo.
Sento che per molto tempo ricorderemo questa Prima Sessione della 10ª Legislatura dell’Assemblea Nazionale: per la complessità del
momento che vive Cuba, per i temi discussi e per il modo in cui sono stati discussi.
I nostri problemi, qui, sono stati più visibili e più visibile anche l’impegno per raggiungere l’orizzonte delle soluzioni.

 
La ricorderemo anche per la quantità di giovani deputati di distinte professioni e di tutto il paese, che hanno apportato il loro punto di vista con acutezza e argomenti, difendendo con passione il paese in cui vivono e lavorano. In loro vediamo l’orizzonte, vediamo quel futuro che i nostri avversari non riescono a vedere.
In questi giovani vediamo anche quelli che 70 anni fa andarono a combattere per un paese libero di dipendenza e abusi, a lottare contro una dittatura reale e sanguinosa, mai condannata o bloccata dall’impero.
Questi giovani sono quei giovani che salvarono il paese, che sollevarono una nazione colta e solidale, ammirata e rispettata in tutto il mondo. E allora ci sono i motivi per celebrare, al disopra delle carenze e delle sfide, i 70 anni da quell’eroico assalto a due fortezze militari per cambiare la storia.
Grazie alla Generazione del Centenario, a Fidel, Raúl e ai loro compagni! Grazie per sempre!
I più giovani eredi del loro legato partecipano alla battaglia più importante di quest’epoca! (Applausi.)
Il 26 ci vediamo nell’eroica Santiago di Cuba!
E, per concludere, ritorno a due frasi molto note e amate con convinzione: Sappiate signori imperialisti, che non ci fate assolutamente nessuna paura! (Applausi.)
Patria o Morte!
Vinceremo!
(Esclamazioni.)
(Ovazione / GM).•