
«Chi va elogiato di più per questa vittoria è il popolo, l’eroico popolo cubano», ha indicato mercoledì 29 il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, riferendosi ai risultati ottenuti nelle elezioni nazionali di domenica scorsa.
«È al popolo cubano - ha insitito il Capo di Stato durante il suo intervento nella riunione del Consiglio dei Ministri, corrispondente al mese di marzo - che dobbiamo esprimere tutto il nostro riconoscimento per il su valore, per la sua dignità, per la sua fedeltà come principale protagonista di questa vittoria».
«In nome del Consiglio dei Ministri, del Burò Politico e della Segreteria del Comitato Centrale, che sono qui, inviamo un messaggio di rispetto d’ammirazione e immenso affetto a questo popolo nostro», ha detto il mandatario tra gli applausi di tutti presenti.
«Serviremo con passione, con impegno senza apatia, sino alle ultime conseguenze il popolo cubano», ha ratificato il dignatario.
Questa vittoria la dobbiamo celebrare, ha valutato Díaz-Canel nella riunione, guidata dal membro del Burò Politico e primo ministro, Manuel Marrero Cruz.
Il Presidente, nelle sue riflessioni motivate dalla presentazione al massimo organo del Governo cubano dei risultati delle elezioni nazionali, ha considerato indispensabile, nel momento di fare una valutazione su questi, considerare tre elementi fondamentali.
In primo luogo c’è il significato della vittoria in queste elezioni, ha detto, dopo gli apprendimenti derivati da questo processo, con una messa a fuoco senza auto compiacenza per la vittoria, unito a questi, ha segnalato le priorità con le quali si dovrà lavorare d’ora in avanti, per dare una continuità a questo processo, che ha riaffermato convinzioni rivoluzionarir, e che ha indicato i passi che si devono dare per
Continuare a consolidare l’unità nella Rivoluzione.
CONTESTO ELETTORALE
Díaz-Canel ha ricordato all’auditorio l’esigente contesto elettorale nel quale si è sviluppato questo processo, nonostante il quale il popolo ha manifestato, in maggioranza, il suo appoggio e la fiducia nella Rivoluzione.
Poi ha considerato che i risultati di questa domenica «hanno dimostrato, una ancora una volta la trasparenza e la forza del nostro processo elettorale».
Lo scenario, ha valutato, è stato molto complesso dal punto di vista economico, perché l’imperialismo continua a operare per asfissiare la nostra economia, per provocare nella popolazione la depressione, la sfiducia e la rottura con il processo rivoluzionario, e che avvenga il desiderato collasso sociale che loro aspirano.
Il paragone che il nemico pretende di fare tra questi risultati e quelli ottenuti nelle elezioni politiche del 2018 è opportunista, perché sono situazioni elettorali totalmente differenti, ha commentato il mandatario, e si è riferito tra i vari aspetti all’inflazione, l’instabilità nel sistema elettro energetico, l’indurimento del blocco economico, commerciale e finanziario, l’inserimento di Cuba nella spuria lista degli Stati patrocinatori del terrorismo, e la campagna di discredito che, dal punto di vista mediatico, incrementa il Governo nordamericano contro la Rivoluzione Cubana.
In mezzo a tutto questo, ha ricordato il Presidente, negli ultimi sei mesi della vita di questo paese abbiamo realizzato tre elezioni con un alto significato: il Codice delle Famiglie, le elezioni municipali e le politiche.
Realizzare queste tre votazioni in mezzo a queste condizioni «è un’azione di valore della Rivoluzione». E lo abbiamo fatto lo hemos, nel totale rispetto di ciò che indica la Costituzione della Repubblica, superando le implicazioni che poteva avere la situazione economico-sociale, con fiducia nel popolo e nelle nostre convinzioni.
Che il popolo in gran maggioranza abbia superato le due votazioni precedenti e che i risultati di queste elezioni politiche siano stati superiori a quelli è ancora più significativo.
Il 76 % di partecipazione del nostro popolo, ha apprezzato, è una mostra di fiducia, perché questo «non sarebbe stato possibile se il popolo non avesse fiducia nella Rivoluzione».
«Il popolo ha dato una mostra di civismo, ma anche di patriottismo, di lealtà alla Rivoluzione, della fedeltà con la Rivoluzione, di coscienza politica, dimostrando che sì conosce e che sì sente chi è che provoca veramente la situazione che stiamo affrontando», ha valutato il mandatario.
Il popolo cubano, ha precisato, si è psto al disopra di questa situazione e «ha votato a favore della Rivoluzione». Ugualmente, ha riconosciuto che i risultati ottenuti sono stati possibili, perchè il popolo apprezza che il
massimo organo del Potere Popolare e la nuova Assemblea che costituiremo partendo da questi risultati, è «un’istanza legittima e necessaria per affrontare le difficoltà e andare avanti».
NON TRADIRE MAI LA FIDUCIA DEL POPOLO
Ora la cosa più importante, ha precisato Díaz-Canel ai membri del Consiglio dei Ministri, è che la fiducia del popolo non si può tradire e questo significa che, tra le lezioni, tra gli apprendimenti che ci sono restati, noi dobbiamo rinforzare e perfezionare il lavoro dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare, degli organi del Governo in tute le istanze, e ovviamente del Partito, dell’Unione dei Giovani Comunisti e delle organizzazioni di massa.
Questi risultati devono impegnarci tutti , ha insistito, in un «un tourn over permanentemente i ognuno dei territori nei quali siamo stati eletti , nei quali hanno depositato un voto di fiducia in noi, nella Rivoluzione e in quello che rappresentiamo».
Come ci diceva lo stesso Fidel, ha ricordato, questi risultati devono portarci a «lavorare per tutto il paese in rappresentazione di tutta Cuba: tutti lavorando per Cuba».
«Se i deputati lavoriamo sistematicamente in ognuno dei municipi o distretti, e accompagniamo le autorità locali, senza soppiantare funzioni, se continuiamo ad ascoltare il popolo e portiamo a istanze superiori i problemi che vanno oltre i territori per la loro soluzione, strapperemo un pezzetto di ogni problema, ogni giorno.
CUBA È UN ESEMPIO PER IL MONDO
Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista ha denunciato le campagne anticubane –orchestrate da una certa stampa contro rivoluzionaria e internazionale– che pretende di screditare risultati elettorali in Cuba.
Questa è la stessa stampa che trucca i risultati elettorali delle nazioni del primo mondo, che non sono bloccate né aggredite, né sottomesse a un’enorme campagna mediatica, e con la partecipazione che supera appena il 60 %.
«Allora ci si dovrebbe chiedere perchè questa visione distorta e tendenziosa contro Cuba: semplicemente, compagni perchè siamo un esempio per il mondo. E questo esempio dobbiamo continuare a difenderlo, questo esempio dobbiamo difenderlo anche con il respiro che ha dato questo risultato del popolo in queste elezioni», ha segnalato il mandatario.
Il Presidente cubano ha considerato che anche quando «la campagna contro rivoluzionaria s’impegna a presentare le elezioni come carenti di trasparenza, la verità è che non hanno una sola prova né una sola evidenza di alcuna irregolarità».
La trasparenza delle nostre elezioni, ha dettagliato, è cominciata dalle proposte dei pre- candidati nei plenum delle organizzazioni sociali e studentesche.
Poi ci sono stati altri processi nelle assemblee municipali del Potere Popolare, nei quali sono state approvate le candidature, realizzando, in occasioni, cambi delle persone inizialmente sottoposte a consultazione.
Díaz-Canel ha indicato che nel giorno delle elezioni le urne si presentano aperte prima di cominciare la votazione, perché il popolo veda che non c’è dentro niente che possa favorire una frode e che poi quando si realizza lo scrutinio, in un’azione totalmente pubblica, si aprono le urne e si contano le schede davanti al pubblico.
«Non sono necessari osservatori internazionali. Il popolo intero ha il diritto, la possibilità e la potestà d’essere osservatore e lo fa».
Poi ha segnalato il sistema di lavoro realizzato nelle comunità, che «ha dimostrato che quando si interagisce costantemente con le basi popolari, delle quali tutti siamo parte e alle quali ci dobbiamo, possiamo aiutare a risolvere problemi, possiamo aiutare a comprendere, possiamo argomentare».
A proposito dei percorsi realizzati nelle ultime sette settimane dai candidati a deputati all’Assemblea Nazionale del Potere Popolare, il Presidente ha segnalato che non sono stati realizzati solo per far sì che la popolazione approvasse una candidatura o esprimesse la sua volontà e la sua comprensione con la stategia del voto unito.
Sono state riunioni nelle quali inoltre - ha chiarito -, sono stati analizzati i problemi che abbiamo, è stata data fiducia ai candidati, ed è stato richiesto che rappresentando il popolo, si portino i suoi problemi all’Assemblea Nazionale del Potere Popolare.
«Lì c’è una miscela di fiducia e d’aspettative su come li rappresenteremo, un’esigenza alla quale ci vincoleremo di più e faremo questo tipo d’incontro più sistematico ed anche un’esperienza totalmente arricchente per tutti noi che vi partecipiamo».
Díaz-Canel ha parlato di quanti problemi accumulati sono stati risolti in questi giorni, della necessità di mantenere e perfezionare questo sistema di lavoro come una priorità della nuova Legislatura, e del seguimiento costante che si deve dare a tutte le strategie.
L’apprendimento principale è relazionato con «tutto quello che apporta un vincolo stretto, diretto, onesto, trasparente, con la popolazione»; da lì l’enfasi nella necessità di continuare queti percorsi come sistema di lavoro che dev’essere uno degli elementi compresi nel perfezionamento dell’Assemblea Nazionale nella prossima Legislatura.
Questo, ha precisato, deve avere un’espressione di perfezionamento nel Consiglio dei Ministri, gli organismi dell’Amministrazione Centrale dello
Stato e di tutte le nostre istituzioni, così come nei municipi «C’è aspettativa, c’è fiducia e io credo che tutti dobbiamo lavorare come parte di questo apprendimento, cercando soprattutto una risposta economica alla situazione che presenta il paese», ha precisato.
QUALI SONO LE PRIORITÀ?
Tra questi apporti sono emanate ugualmente priorità di lavoro, tra le quali il Capo di Stato ha segnalato la necessità d’analizzare in modo differente i problemi di ogni luogo; realizzare in maniera più intensa, più intenzionata, azioni in funzione del perfezionamento dei municipi; la produzione di alimenti; l’attenzione alle richeste fondamentali che ha la popolazione e che sono molto concentrate in acqua, trasporti e case.
Ha enumerato anche l’importanza d’elevare la qualità dei servizi e soprattutto in buon trattamento della popolazione che, ha detto, «va rispettata, facilitata, seguita bene e non infastidita; perché l’atteggiamento della persona che offre un servizio alla popolazione non può essere molesto, irritante o deludente».
Sul lavoro che si deve realizzare per continuare a rinforzare i nostri sistema educativi, di salute, di cultura e sport ha indicato che dobbiamo realizzare l’adeguata relazione tra il settore statale e il settore non statale dell’economia; combattere l’inflazione e i prezzi speculativi; dare una maggior partecipazione ai giovani nei compiti fondamentali; avanzare nella trasformazione sociale dei quartieri e nell’attenzione alle persone che sono in situazione di vulnerabilità; eliminare qualsiasi retaggio di violenza verso la donna e qualsiasi forma di discriminazione; affrontare direttamente e con efficacia la corruzione, i reati e la mancanza di disciplina sociale così come fomentare i progetti di sviluppo sociale.
Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista, ha aggiunto che tutto quanto fatto e i risultati ottenuti in questo processo elettorale «ci danno la forza, ci ratificano le convinzioni, ci danno una tremenda energia per continuare ad avanzare, perché in queste elezioni Cuba ha vinto». GM- Granma Int.