OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
Libro delle condoglianze. Foto: Twitter del Presidente, Miguel Díaz-Canel Bermúdez Photo: Estudios Revolución

«Tutto il nostro amore e tutta la nostra amicizia per la Siria», ha assicurato il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, all’ambasciatore siriano in Cuba, il dottor Ghassan Obeid, dopo la firma del libro di condoglianze aperto nell’Ambasciata della Siria a L’Avana, con motivo del devastante terremoto avvenuto lo scorso 6 febbraio.
«In nome del popolo e del Governo cubani, esprimo le nostre più sentite
condoglianze al popolo e al Governo della fraterna nazione della Siria. Le
estendiamo alle famiglie e agli amici delle vitime dell’intenso sisma che ha colpito il paese con la perdita di numerose vite, feriti e forti danni materiali», ha scritto il Capo di Stato cubano.
Con affetto il Presidente Díaz-Canel ha detto che «in un momento tanto difficile come questo, il popolo siriano e le sue autorità contano
con tutta la solidarietà di Cuba».
Noi le ratifichiamo il nostro desiderio d’aiutare modestamente,come possiamo, a superare questo tragico momento che vive la Siria, ha sottolineato il mandatario, accompagnato nella sede diplomatica dal cancelliere, Bruno Rodríguez Parrilla.
L’Ambasciatore della Siria a L’Avana ha ringraziato il mandatario cubano «per stare qui con noi, in un gesto di solidarietà, di fraternità che apprezziamo molto».
Circa una settimana dopo i tragici  fatti, in accordo con le dichiarazioni offerte dal dottor Ghassan Obeid alla stampa della Presidenza, in Siria la cifra dei morti ha superato le 9000 persone, ci sono più di 8 000 feriti  gravi, e almeno cinque milioni di siriani che non hanno tetto e necessitano aiuti.
Ha ringraziato la comunità internazionale per gli aiuti inviati al suo paese e per l’appoggio ricevuto da Cuba e a varie nazioni latino americane, sin dai primi momenti.
Le criminali e illegali sanzioni imposte dagli Stati Uniti al mio popolo, ha denunciato, hanno impedito che giungessero rapidamente medicinali e strumenti per appoggiare lo scontro alla situazione provocata dal teribile terremoto.
Sono sanzioni, ha detto, che soffre anche Cuba da vari decenni,  che devono essere tolte perché non permettono «ai popoli di svilupparsi e vivere in pace, con dignità, nei loro territori».
«Molte grazie a tutti, molte grazie per Cuba, per stare a lato della Siria in questi momenti difficili», ha segnalato. GM-Granma Int.