
Il membro del Burò Politico e ministro delle Relazioni Estere di Cuba, Bruno Rodríguez Parrilla, ha condannato il recente attacco contro il complesso d’arricchimento dell’uranio Natanz in Iran.
In un messaggio pubblicato nel suo account ufficiale di Twitter, Rodríguez Parrilla ha detto che il fatto è stato perpetrato «da coloro che si oppongono all’eliminazione delle sanzioni degli Stati Uniti contro il popolo iraniano».
Dopo il fatto avvenuto domenica 11, le autorità iraniane lo hanno catalogato, si legge nella stampa, come «terrorismo nucleare» e hanno vincolato Israele all’attentato.
In una lettera indirizzata al segretario generale della ONU, António Guterres, Mohammad Javad Zarif, ministro dei Temi Esteri della Repubblica Islamica, ha segnalato il diritto del suo paese di difendersi ed ha incitato gli Stati Uniti a porre fine al terrorismo economico contro l’Iran.
Zarif , lunedì 12, ha anche annunciato con una nota pubblicata da Prensa Latina (PL), «che il suo paese di vendicherà per questo attacco che ha imputato a Israele».
L’articolo di PL ha riferito anche le dichiarazioni del portavoce del Ministero delle Relazioni Estere, Saeed Khatibzadeh, che ha assicurato che i danni principali si stimano nelle infrastrutture tecnologiche dell’impianto che copre circa 100.000 metri quadrati e si ubica al centro del paese a otto metri sotto terra.
Saeed Khatibzadeh ha riconosciuto che anche se i fatti sono sotto investigazione, ci sono elementi evidenti della responsabilità israeliana nell’azione.
«Questo incidente, fortunatamente, non ha provocato perdite di vite umane nè danni all’ambiente. Senza dubbio poteva essere una catastrofe. Questo è un crimine di lesa umanità e queste azioni sono in accordo con l’essenza del regime sionista», ha segnalato il portavoce citato da PL. (GM –Granma Int,)