
Signor Presidente:
Quest’anno commemoriamo il ventunesimo anniversario della storica Conferenza Mondiale contro il Razzismo, la Discriminazione Razziale, la Xenofobia e le Forme Connesse d’Intolleranza, ma gli obiettivi tracciati nel piano e nel programma d’azione di Durban si devono ancora compiere. Non siamo nemmeno vicini alla realizzazione di quanto accordato nell’agenda 2030.
Nel mondo si osserva un’inquietante ondata di razzismo, discriminazione razziale e xenofobia. Si utilizzano le reti sociali e altre forme di comunicazione come piattaforme per promuoverla.
Alcuni partiti politici e i loro leaders diffondono un discorso di odio che incolpa dei mali della società quelli che etichettano come “gli altri”.
La pandemia della Covid-19 e le crisi che ha esacerbato pongono sempre più in luce l’ingiusto ordine internazionale che durante decenni han fatto del povero, dell’afro discendente o del migrante, l’oggetto di ogni tipo di discriminazione.
Signor Presidente:
A Cuba, dal trionfo della Rivoluzione si è svolto un processo di trasformazioni radicali che hanno dato un colpo demolitore alle basi strutturali del razzismo sradicando la discriminazione razziale istituzionalizzata. Mostriamo importanti passi avanti e risultati nella lotta contro il razzismo e la discriminazione, ma resta ancora da fare.
Il Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez su questo ha detto: «Tutto il mondo riconosce che la nostra Rivoluzione è stata possibilmente il processo sociale e politico che ha apportato di più all’eliminazione della discriminazione razziale, ma restano tuttavia alcuni vecchiumi che non stanno per politica nella nostra società, ma sì nella cultura di un gruppo di persone. Abbiamo tutto il diritto e la possibilità di fare qualcosa di coerente, forte, che ci aiuti a risolvere queste problematiche nella nostra società e mostrare ancora una volta il livello di giustizia e di umanesimo della Rivoluzione».
Seguendo questo precetto e come parte dell’impegno governativo, nel novembre del 2019, è stato approvato il Programma Nazionale contro il razzismo e la discriminazione razziale, coordinato da una Commissione Governativa guidata dal Presidente della Repubblica.
Ma la Rivoluzione cubana non si è limitata a lottare contro questo flagello dentro le sue frontiere. Migliaia di cubani hanno appoggiato anche al prezzo delle loro vite le lotte dei popoli africani per la loro indipendenza e contro l’obbrobrioso regime del apartheid. Molti altri hanno offerto il loro aiuto solidale a questi popoli, soprattutto nel settore della salute.
Continueremo ad avanzare con azioni concrete, in corrispondenza con il senso di giustizia sociale e di umanesimo che caratterizzano il nostro socialismo. L’Eroe Nazionale di Cuba, José Martí, ha sostenuto: «Non c’è odio di razza perché non esistono razze». Questa continuerà ad essere la nostra premessa.
Molte grazie.
(CubaMINREX / GM – Granma Int.)




