
Fidel continua a comandare le sue truppe ribelli in una Carovana della Libertà che ha percorso Cuba ogni gennaio, mese in cui si pone ben chiaro che la commemorazione di questo avvenimento trascendentale della storia patria offre la vivacità e il coraggio per nuove vittorie nei tanti combattimenti che sferreremo ancora noi cubani.
La “Avenida de los Libertadores”, proprio davanti ai muri dell’allora Caserma Moncada trasformata al trionfo della Rivoluzione in Città Scuola 26 di Luglio, ha segnato la partenza dei nuovi «carovanisti» da Santiago di Cuba, in una marcia che terminerà l’8 gennaio a L’Avana.
L’ onore d’aver partecipato a quelle lotte contro la dittatura di Fulgencio Batista è stato sottolineato dal combattente dell’Esercito Ribelle Rafael Fong Nicolarde, che ha aggiunto che sino all’ultimo respiro continuerà a difendere la sovranità conquistata e la gloria dei nostri martiri.
Con le uniformi verde olivo, portando le bandiere cubane del Movimento 26 di Luglio e delle organizzazioni giovanili cubane, i pionieri meritevoli e i giovani che hanno rilevato il distaccamento partito da Santiago, sono entrati a Bayamo, capoluogo di Granma, e hanno raggiunto Piazza della Rivoluzione bayamese.
Dal balcone del vecchio municipio oggi sede dell’Assemblea Municipale del Potere Popolare, dove il leader storico parlò al popolo bayamese il 2 gennaio del 1959, il passaggio dei liberatori è stato ricordato con una cerimonia politico- culturale.
A Holguin, la commemorazione ha avuto come scenario la comunità Oscar Lucero, alla periferia del capoluogo provinciale. Il combattente della lotta clandestina e dell’Esercito Ribelle, Vidal Simón Reyes, ha parlato del suo orgoglio d’accompagnare Fidel in quell’avvenimento, ed ha segnalato che il nostro popolo ha resistito con fermezza e in particolare i giovani, che nello scontro alla pandemia e all’indurito blocco degli Stati Uniti hanno la loro Moncada, il loro Granma, la loro Sierra Maestra, la loro Girón e le loro battaglie internazionaliste. (GM – Granma Int.)