
Il Presidente della Repubblica di Cuba, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha continuato, lunedì 23, seguendo la sua agenda di lavoro, ad analizzare le azioni che si realizzano nel paese per incrementare, tanto quanto sia possibile, la
produzione di alimenti e ampliare così le offerte alla popolazione.
Con speciale enfasi l’analisi è stata realizzata nella riunione riferita alla semina de ceci in provincia di Sancti Spíritus, dove si esegue un progetto di collaborazione con la Turchia, partendo dall’introduzione di nuove varietà di ceci in Cuba, che permette di valutare il suo comportamento nelle condizioni climatiche dell’Isola.
I risultati sono stati dichiarati soddisfacenti sino al momento, nei 1.6 ettari seminati nel municipio di Taguasco, dove si constata una germinazione superiore al 90% e non si osservano problemi di sviluppo agronomico né fito sanitario.
Il Presidente Díaz-Canel ha insistito sull’importanza di potenziare questa coltivazione che offre la possibilità d’ottenere buone produzioni in un periodo di siccità, così frequenti a Cuba, e che il popolo disponga inoltre di una nuova varietà di legumi in differenti epoche dell’anno.
A proposito del programma degli alberi da frutta al quale sono dedicati più di 18.000 ettari e che coinvolge 353 cooperative, si è saputo nell’incontro che sino ad oggi c’è stata un produzione di 96 mila 500 tonnellate di frutta, cifra che rappresenta l’ 88% di quanto pianificato e l’11% della produzione totale di frutta nel paese.
In queste aree si è avanzato anche nella fabbricazione e installazione di mini industrie. Più di 200 funzionano attualmente e si dedicano all’elaborazione di frutta e vegetali.
Inoltre sono state valutate le differenti strategie che s’implementano nel paese per recuperare la flotta della pesca sia d’alto mare che nella piattaforma insulare, azioni che permetteranno d’incrementare i livelli di cattura di questo prezioso prodotto. A questi sforzi è stata sommata la collaborazione della Federazione della Russia, con la quale si disegneno progetti che sono frutto della più recente visita di lavoro realizzata in questa nazione dal Capo di Stato cubano.
Sono stati spiegati vari investimenti previsti da realizzare nell’industria alimentare e che hanno come proposito la modernizzazione, l’incremento delle capacità produttive del settore, con il conseguente impatto delle esportazioni, la sostituzione delle importazioni e la varietà dell’offerta di alimenti per la popolazione.
Un esempio sono gli investimenti approvati per gli strumenti tecnologici in una linea di salumi raffinati, a Santiago di Cuba, e differenti equipaggiamenti per le industrie della carne, come trituratici, miscelatori, marmitte e apparecchi per fare hamburger.
Sul tema il vice primo ministro, Jorge Luis Tapia Fonseca, ha assicurato che è stato realizzato uno studio di ogni prodotto nel territorio nazionale, partendo dal quale è stato svolto un programma che permette di dare risposte all’elaborazione di alimenti como hamburger, crocchette ed altro, ed è molto più economico produrre in Cuba che all’estero.
Durante lo scambio al quale hanno partecipato il vice presidente della Repubblica, Salvador Valdés Mesa, e il membro della segreteria del Comitato Centrale del Partito Comunista, José Ramón Monteagudo Ruiz, è stata esaminata anche la marcia dell’elaborazione del Piano di Sovranità Alimentare e d’Educazione Nutrizionale in Cuba.
Questo è un programma che vuole incrementare la capacità della nazione per produrre alimenti in forma sostenibile e dare accesso a tutta la popolazione a un’alimentazione sufficiente, diversa, bilanciata, sana e innocua, con la conseguente riduzione della dipendenza dei mezzi e dei prodotti esterni.
In accordo con quanto valutato nella riunione, il Piano che conta con l’accompagnamento dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), ha avuto una buona accoglienza per gli organismi coinvolti, coscienti della necessità di azioni congiunti per incrementare la produzione nazionale di alimenti e in questa forma soddisfare una delle domande più impellenti della popolazione cubana alla quale il Governo ha dato la totale priorità. (GM – Granma Int.)