
«Il Ministero delle Relazioni Estere aperse le braccia ai nuovi diplomatici del popolo che loro rappresentavano con orgoglio. Si è parlato molte volte del fatto che questa istituzione non è stata fondata da diplomatici di carriera, ma da quegli uomini e quelle donne- in maggioranza molto giovani - che avevano il più valido dei diplomi: quello di rivoluzionari, patrioti, martiani e fidelisti.
Il membro del Burò Politico del Partito, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, Presidente della Repubblica, lo ha detto parlando nella cerimonia commemorativa per il 60º anniversario del Minrex, ricordando l’inizio dell’istituzione nella Rivoluzione, ed ha reso omaggio ai martiri della diplomazia rivoluzionaria.
Hanno partecipato il Secondo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, José Ramón Machado Ventura; i membri del Burò Politico Esteban Lazo Hernández, presidente dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare e Bruno Rodríguez, ministro delle Relazioni Estere, con altri membri del Consiglio dei Ministri.
Il Capo di Stato cubano ha affermato che il Minrex è la prima trincea della battaglia della Rivoluzione cubana all’estero ed ha svolto il suo importante ruolo in maniera esemplare come fedele apporto alla politica dello Stato.
Nella Sala Universale delle FAR, Díaz-Canel ha assicurato che la diplomazia di Cuba ha come principale protagonista il popolo ed è un riflesso dei principi della Rivoluzione.
Nell’anima di questa istituzione ci sono le idee dell’Eroe Nazionale di Cuba, José Martí; del Comandante in Capo Fidel Castro, e dell’indimenticabile Cancelliere della dignità, Raúl Roa.
Poi ha ricordato le parole del Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, nel suo discorso nel 70º anniversario della ONU: «La comunità internazionale potrá contare sempre con la sincera voce di Cuba di fronte all’ingiustizia, la disuguaglianza e il sottosviluppo, la discriminazione e la manipolazione e per lo stabilimento di un ordine internazionale più giusto ed equo, nel cui centro si ubichino realmente l’essere umano, la sua dignità e il suo benessere».
Isabel Allende, con una lunga e fruttifera carriera diplomatica, nella quale spiccano gli incarichi di viceministro, ambasciatrice e rettrice dell’Istituto delle Relazioni Internazionali Raúl Roa García, ha espresso il sentimento dei suoi compagni, condividendo con i presenti la certezza che la diplomazia cubana ha adottato nel 1959 un aggettivo che l’accompagnerà sempre: quello di rivoluzionaria e che questo è stato difeso in tutti gli scenari con tutto il rispetto del Diritto Internazionale e della Carta delle Nazioni Unite.
«Quanto realizzato dal Minrex in questi sei decenni, ha sostenuto, non è stato altro che servire i principi della Rivoluzione con una politica estera conseguente, e con le idee martiane grazie alla forte guida di Fidel. (GM - Granma int.)