OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE

Con questo cominciamo a rompere un’inerzia, a dare una nuova dinamica al problema dei salari, alla relazione del lavoro con le entrate delle persone in un settore che merita questa attenzione. In questo settore si difendono le conquiste elementari della Rivoluzione.
Questo settore offre un servizio pubblico molto necessario alle famiglie cubane e servizi pubblici che le famiglie esigono ed anche riconoscono.
In maniera che non ci sia immobilismo, che nulla resti statico e che avanziamo nell’applicazione delle misure.
Queste misure dopo l’analisi realizzata da esperti accademici e membri del Consiglio dei Ministri, sono state presentate al Burò Politico in una sessione di lavoro presieduta dal suo Primo Segretario, il generale d’Esercito Raúl Castro Ruz. Dopo aver contato sulla valutazione politica di quello che proponiamo, allora sono state approvate definitivamente nel Consiglio dei Ministri.
Per l’immediato, io credo che a due giorni da queste valutazioni, mentre facciamo alcuni aggiustamenti partendo dall’apporto della discussione nel Burò Politico, abbiamo fatto conoscere in un comunicato stampa quello che descriveva quanto trattato nel Consiglio dei Ministri.
Un comunicato non può riferire i dettagli, ma non volevamo che prolungasse il tempo tra la decisione e l’annuncio di queste misure alla popolazione cubana.   
Il giorno successivo, con la visita a Pinar del Río assieme alla rappresentazione del Consiglio dei Ministri, c’è stata  la possibilità di spiegare il tema con maggior ampiezza e abbiamo esposto più dettagliatamente il contenuto fondamentale di questa misura.
Abbiamo deciso di far passare il fine settimana per raccogliere anche le opinioni della popolazione, le sue inquietudini, le principali incertezze e venire qui alla Tavola rotonda.

PENSARE E  AGIRE COME PAESE

Stiamo invitando a pensare come paese e questo porta con sè un senso di responsabilità e di partecipazione di tutta la popolazione.  Si devono coniugare gli interessi dal punto di vista familiare con quelli sociali.  
Siamo convocati con queste misure per non tornare alle condizioni del periodo speciale, perchè siamo in un altro momento storico, con potenzialità per assumere questa tappa e avanzare verso uno sviluppo futuro.
Il desiderio degli Stati Uniti è continuare  fare pressioni, ma il nostro processo socialista continuerà. Noi ordiniamo il nostro futuro e con queste misure  economiche rinforziamo la nostra economia per far sì che funzioni in maniera corretta.
Pensare e agire come paese significa che si devono accompagnare queste misure con altri elementi, come rinforzare la contabilità, ha segnalato.
Dobbiamo far sì che con queste misure e per il futuro, si registrino adeguatamente i fatti economici per fare analisi opportune, che permettano di adottare decisioni a loro volta opportune, per correggere, allertare, rettificare e dare soluzioni, ha segnalato Díaz-Canel.
Poi ha detto  che così come si pianifica, ora si devono montare meccanismi per osservare come si muovono il mercato, il consumo, l’indice dei prezzi del consumatore e altro che si scontra, se si deve correggere.
Ha sottolineato che questo momento ci prepara anche per sostituire i metodi amministrativi per altri economico – finanziari, per dirigere l’economia, che è la domanda attuale e inoltre contribuisce a continuare a sviluppare un concetto che ci deve aiutare per far sì che nei tempi presenti e futuri si abbia più coerenza e che ogni volta che applichiamo misure dobbiamo cercare intenzionalità ed elementi di motivazione, incentivo e responsabilità sociale che le appoggino.
Il Presidente ha segnalato che con queste misure si persegue tra le altre cose che ci siano motivazioni per produrre di più, con qualità e più impegno ed ha riconosciuto che il popolo appoggia l’appello al suo talento, all’osservato e constato , ed anche i reportage esposti nella Tavola Rotonda realizzano che la gente sa in quali difficili condizioni si realizzano questi cambiamenti , si sente partecipe di queste misure e si impegna ad attuare meglio.   

LE MISURE DOMANDANO A TUTTI UN MAGGIOR IMPEGNO  

Il mandatario ha richiamato a un miglior sfruttamento della giornata di lavoro, che ognuno nel suo posto sia più efficiente ed ha incitato a mantenere la produzione di alimenti, per ottenere la sovranità alimentare, e che tutta l’economia del paese s’incateni per andare avanti in questo proposito.
Ha insistito che l’incremento salariale deve portare a un miglioramento nella qualità dei servizi di ogni tipo nel settore statale  ed ha aggiunto che i salari non  aumentano  solo in questo settore, ma anche in quello delle imprese, data la facoltà che si dà a queste entità, che ora hanno la possibilità di dare una risposta d’incremento produttivo per rispondere alla domanda che esisterà.
Queste misure domanderanno un maggior impegno di tutti, ha precisato, e inoltre ha segnalato che si deve insistere nella preparazione dei quadri, dei funzionari e degli amministratori, per evitare cattive interpretazioni di queste misure e perchè non si applichino male i suoi effetti per un modo d’agire senza scrupoli di coloro che cercano qualsiasi luogo per arricchirsi alle spalle del popolo.
Per questo il controllo dovrà essere una parte importante, ha aggiunto.
Non restiamo fermi, le stesse circostanze esigono che si facciano nuove valutazioni e si dovranno proporre e applicare più azioni.
Nel piano dei  sentimenti rivoluzionari e in quello delle emozioni, in momenti come questi, facciamo passi arrischiati, ma necessari ed anche promettenti.
Questo lo vediamo quando ascoltiamo la reazione del popolo di fronte alle misure economiche  approvate. Dobbiamo ricordare una frase del Che, quando diceva : «Lasciatemi dire, a rischio di sembrare ridicolo, che il vero rivoluzionario è guidato da grandi sentimenti d’amore ».
Noi abbiamo appreso con i nostri padri fondatori, con Fidel e con Raúl, i Comandanti della Rivoluzione e con tutti i combattenti che ci hanno accompagnato in questa battaglia, a sostenere contro il vento e le maree, la Rivoluzione Cubana con le forze di questo amore, ha affermato il Presidente cubano.
Questa forza d’amore si trova  precisamente nell’unità solida, forte e indistruttibile della Rivoluzione con il suo popolo. Una Rivoluzione come questa si può sostenere solo con l’amore del popolo, e questo amore è la stessa Rivoluzione.
Questi elementi esaltano l’emozione, quando uno ragiona e si argomenta quando fare passi come questi.
Le misure che prendiamo e che dovremo prendere nel futuro immediato sicuramente avranno successo solo se il popolo le farà sue e per questo le spieghiamo e ci fermiamo sugli argomenti.
L’apporto di ogni cittadino del nostro paese, di ogni lavoratore, sarà importante. Convochiamo al lavoro, alla creazione, a questa creazione rivoluzionaria con passione, bellezza, intelligenza e anche con amore.
A dare un contenuto a tutto quello che ci siamo proposti per fare un paese migliore apportando ognuno la possibilità di partecipazione che abbiamo con quello che possiamo apportare.
La somma di tutti questi sforzi sarà il miracolo della prosperità sostenibile alla quale non abbiamo rinunciato e per la quale continuiamo a combattere, ha sostenuto  Díaz-Canel.
Il nemico ci voleva castigare con una dura estate d’incertezza e cattive notizie . Oggi possiamo dire ai signori imperialisti che abbiamo solo una cattiva notizia da dare: Qui c’è la Rivoluzione Cubana vittoriosa e andiamo avanti, anche nel mezzo di situazioni difficili.
Contiamo precisamente con questa Rivoluzione invincibile che è il popolo cubano con la sua grande storia e la sua speranza nel futuro.
Domani  veniamo a rispondere anche alle inquietudini della  popolazione», ha concluso.
Il Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, Miguel Díaz-Canel Bermúdez e i  titolari d’Economia e Pianificazione, Alejandro Gil Fernández; Finanze e Prezzi , Meisi Bolaños Weiss;  lavoro e Previdenza Sociale , Margarita González Fernández, hanno partecipato alla prima delle Tavole Rotonde dedicate ad offrire dettagli sulle misure adottate di recente dal Consiglio dei Ministri.
Nel  programma televisivo, al quale  han partecipato membri del Consiglio dei Ministri e della Segreteria del Comitato Centrale del Partito, Díaz-Canel ha valutato come significative le decisioni economiche annunciate, considerando le sempre più numerose difficoltà e partendo dalle misure imposte dall’amministrazione statunitense.
« Stiamo partendo dalla congiuntura attuale in cui stiamo vivendo, dalla situazione attuale marcata dalla perversità e dal sempre più numeroso insieme di difficoltà che l’attuale politica del amministrazione del governo degli USA impone al nostro popolo» ha denunciato il mandatario cubano.
Questo ci crea un gruppo di problemi nel’ordine interno, come la persecuzione finanziaria, la contrazione dei crediti per le stesse pressioni dell’amministrazione statunitense, la chiusura praticamente assoluta dei mercati più vicini al nostro paese, l’attacco spietato alle fonti di entrate sulle quali contiamo e le minacce di sanzioni o le stesse sanzioni che già applicano a tutti coloro che osano commerciare con Cuba.
Nessuno però ha perso il sonno a Cuba per queste minacce, per questa politica d’ingerenza e per questa crescita della retorica dell’amministrazione del Governo degli Stati Uniti contro Cuba.
Noi abbiamo ratificato che non abbiamo rinunciato e non rinunceremo a far sì che la nostra economia – piccola e assediata- in tutti questi 60 anni di Rivoluzione sia prospera e sostenibile.  Questa è una volontà. Questo lo aneliamo e continuiamo a difenderlo.
È dimostrato, ha segnalato, che il popolo cubano con convinzione e decisione affronta il blocco genocida e anche noi ci sforziamo in identificare e superare gli ostacoli che alcuni chiamano il blocco interno, ossia le nostre insufficienze, gli stessi imbrogli che poniamo, la burocrazia che abbiamo e tutti quei problemi che c’impediscono d’avanzare in maniera più coerente con gli stessi precetti e principi che abbiamo difeso nell’attualizzazione del nostro modello economico e sociale.
Ma noi abbiamo anche pianificato che nessuna minaccia ci distrarrà dal nostro  dovere di difendere l’invulnerabilità della Rivoluzione in tutti gli ambiti.
Le misure che abbiamo proposto e che oggi saranno condivise con maggior ampiezza dai compagni presenti del Consiglio dei Ministri, non hanno niente a che vedere con il populismo, come hanno voluto attaccare alcuni che non si sono mai interessati al benessere del popolo cubano e che cercano di denigrare e macchiare ogni passo che fa la Rivoluzione.
Questo ha a che vedere molto con quanto vissuto dal Consiglio dei Ministri in questa tappa di scambio con il nostro popolo e negli scenari in cui realizzano la loro vita economica e sociale, ed ha a che vedere molto con cose che erano rimandate e che necessitavano già di una risposta, ha a che vedere con il reclamo dei lavoratori nel recentemente realizzato Congresso della CTC, con i reclami e gli apporti degli economisti nel Congresso della ANEC, ha a che vedere anche con idee che si ratificarono in questo fine settimana nel Congresso della UNEAC e io credo che abbia a che vedere con tutto il senso del dibattito popolare con il quale il nostro popolo si è espresso negli ultimi tempi, com’è stato dimostrato nel dibattito della nuova Costituzione della Repubblica. ( GM – Granma Int.)