
«Questa è una fiera necessaria e opportuna. Qui uno vede riflesse le potenzialità che abbiamo per una produzione nazionale di qualità che può essere competitiva, capace di sostituire le importazioni e quindi di entrate in divisa».
Questa è stata la valutazione del Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, dopo la sua visita della sesta edizione della Fiera degli Affari che resterà aperta sino al 31 maggio in Expocuba e alla quale partecipano 440 protagonisti dello scenario economico cubano, tra imprese, organismi cooperative non agricole e lavoratori indipendenti.
«Questa Fiera, ha detto Díaz-Canel, favorisce quel che s’intraprende nell’industria e partendo da lì permette di superare l’obsolescenza», perché nonostante queste circostanze «possiamo offrire prodotti e servizi di qualità.
La Fiera mette in evidenza, ha detto, anche quanto poco conosciamo le imprese cubane».
«Qui si vedono molti prodotti di determinate entità che altre stanno importando. Se noi ci conoscessimo meglio potremmo appoggiarci di più gli uni agli altri. Si deve eliminare definitivamente la mentalità dell’importazione che abbiamo a volte per comodità nell’ora di gestire o per mancanza di conoscenza».
Poi ha insistito che questo lo dobbiamo risolvere dalla pianificazione.

«Dal piano dobbiamo sapere quello che necessitano le imprese e le entità cubane per svilupparsi nel prossimo anno e che cosa può fare l’industria nazionale. Si deve dare priorità a tutto quello che possiamo fare qui e lasciar stare le risorse che abbiamo, per importare quello che non possiamo fabbricare con efficienza e concorrenza».
«Quel che abbiamo visto è stimolante e lo dobbiamo accompagnare con una gestione di governo e pianificazione che favorisca lo sviluppo», ha sottolineato il mandatario cubano dopo la visita dei padiglioni del Ministero dell’Industria e dell’Unione dell’Industria Militare.
Nel primo, ha ricevuto informazioni sulla produzione dell’industria siderurgica e meccanica, che può sostituire gli acquisiti all’estero destinati ai programmi agricoli e alimentari, della costruzione, del trasporto e altri settori prioritari.
Per illustrare i vnataggi che apporotano i prodotti di fattura nazionale, Gertrudis Bárbara Hernández, direttrice Commerciale del Gruppo delle Imprese della Sideromeccanica (GESIME), ha segnalato un esempio: il prezzo internazionale di un portacontenitori e di 17.000 dollari, mentre l’industria cubana lo può offrire a 7000.
Considerando queste potenzialità, Gesime ha identificato per il 2020, almeno 49 prodotti che altri settori dell’economia domandano, e che se fabbricati qui potranno sostituire le importazioni e apportare risparmi notevoli al paese.
Percorrendo gli stands dell’Industria Leggera, Díaz-Canel ha indagato sulle capacità di portare avanti le linee dei prodotti, soprattutto nel settore tessile, con disegni attraenti ch rispondano alle domande dei giovani. Inoltre ha reiterato la necessità di vincolarsi al turismo.
«Che le imprese si conoscano tra di loro, che approfittino al massimo le capacità interne cercando soluzioni nazionali per diminuire le componenti importate ed evitare i debiti: queste sono le priorità dell’economia e la Fiera degli Affari può aiutare a sostenerle», ha detto Alejandro Gil Fernández, titolare di Economia e Pianificazione, che ha anche sottolineato lo sviluppo positivo dell’incontro per un disegno più efficiente del piano 2020. ( GM- Granma Int.)