OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
Santa Ifigenia Photo: Eduardo Palomares

SANTIAGO DI CUBA.– Stavolta sono rimbombate differenti le 21 salve d’artiglieria sparate dal sentiero dei fondatori della nazione nel cimitero patrimoniale  Santa Ifigenia, perché lo hanno fatto per la nuova Costituzione di Cuba Libera e sovrana, proprio a 150 anni dalla nascita a Guáimaro della Costituzione Mambisa.
È perche l’omaggio è avvenuto di fronte agli eccezionali artefici di tutta la gloria che da allora hanno vissuto la Patria e il nostro popolo per conquistare la libertà che oggi sfrutta; di fronte a coloro che si dedicarono a lottare e difendere l’Inno e la Bandiera.
La nuova Carta Magna è la riaffermazione che Cuba non tornerà mai ad esseree schiava e questo è stato il messaggio trasmesso  al Padre della Patria, Carlos Manuel de Céspedes, il primo a sollevarsi in armi,  che presiedette e degnamente accolse quella storica Assemblea Costituente.
E all’Eroe Nazionale, José Martí, che scrisse: «Guáimaro libera non era mai stata tanto bella come nei giorni in cui stava per entrare nella gloria e nel sacrificio».
Un impegno anche con la  Madre de la Patria, Mariana Grajales, esempio vivo di perché nessuna causa giusta è completa senza il cuore della donna.  Così come disse Ana Betancourt al deputato Ignacio Agramonte nella Camera dei Rappresentanti: «È giunto oi momento di liberare la donna!», perché l’aspettava l’ora in cui una Rivoluzione nuova avrebbe rotto il suo giogo e le avrebbe sciolto le ali.
Una riaffermazione davanti al leader storico della Rivoluzione, il Comandante in
Capo  Fidel Castro Ruz, che disse che quella  «Costituzione di Guáimaro aveva consacrato  definitivamente il diritto alla libertà di tutti i cubani», e a questo principio aveva dedicato la sua vita per prima conquistarla  interamente e poi trasformarla in luce per altri popoli e in spina per l’appetito imperiale.
Per questo la così bella cadenza dell’artiglieria, in ognuna delle 21 salve sparate sembrava gridare «Viva Cuba libera!»; e tra le palme, le bandiere cubane del 10 Ottobre e del 26 di Luglio è rivissuta la gloria che emana dalla sua fiamma eterna. (GM – Granma Int.)