OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
Raúl e Bruno Photo: Estudio Revolución

Con felicitazioni e una forte stretta di mano il  Presidente cubano Raúl Castro Ruz  ha ricvuto la delegazione dell’Isola dei Caraibi che ha partecipato al VIII Vertice delle Americhe e ai Forum paralleli,  alla quale ha riconosciuto la ferma posizione mantenuta in difesa dei principi che sostentano  le attuazioni della nostra Rivoluzione.
Il Generale d’Esercito è giunto alla scaletta dell’aereo, nell’aeroporto internazionale José Martí per salutare tutti i membri della delegazione diplomatica, giovani, deputati e rappresentanti della società civile e dei media di comunicazione che facendo sventolare bandiere cubane  sono tornati in Patria nel pomeriggio di ieri,  lunedì 16, provenienti da Lima, in Perù.

Il Generale d’Esercito è giunto sino alla scaletta dell’aereo per salutare tutti i membri della delegazione- Photo: Estudio Revolución

Hanno partecipato all’emozionante momento con Raúl, Esteban Lazo Hernández, presidente dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare; Miguel Díaz-Canel Bermúdez, primo vicepresidente dei  Consigli di Stato e dei Ministri,; José Ramón Machado Ventura, secondo segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Marcelino Medina González, primo viceministro delle Relazioni Estere.
Il diplomatico cubano Juan Antonio Fernández Palacios,  che nel Forum della Società Civile ha denunciato energicamente la presenza lì di mercenari, ha segnalato che è stato un Vertice in condizioni complesse diverse dal contenuto politico di quello che si realizzò a Panama.
Un Vertice che ha avuto come sfondo l’aggressione neoliberista con Lula detenuto e i governi progressisti in una situazione d’attacco da parte della destra.  «È la seconda volta che partecipiamo a  questi Vertici. Lo abbiamo guadagnato per diritto proprio e continueremo a stare dove dobbiamo stare per dire la nostra verità e per parlare con la voce dei senza voce».
Sulla sua forte frase “Con Cuba non ti mettere”, ha assicurato che è sorta dai nostri angoli  di strada, nei nostri quartieri,  dal rispetto che ogni giorno ci siamo guadagnati in sessant’anni di resistenza. Siamo un piccolo popolo, ma degno, e questo viene da Maceo, da Martí, dai nostri eroi, da Fidel e da Raúl.
La giovane Mirthia Brossard Oris, vicepresidente della Federazione    Studentesca  Universitaria,  ha considerato molto emozionante vedere il Generale d’Esercito lì, perché: «Precisamente tutto quello che abbiamo fatto e detto nel Vertice, tutto lo spirito rivoluzionario con cui siamo partiti da Cuba  per rappresentare la società civile in questo spazio è stato dedicato soprattutto a Fidel e al nostro Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz. Se è lui che ci riceve, significa che la missione è stata compiuta». ( GM – Granma Int.)