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Cuba conta sulla riapertura del turismo internazionale. Photo: Ortelio González Martínez

Nel 2021 hanno incrociato le frontiere internazionali 54 milioni di turisti, cioè il 67% meno che nello stesso mese del 2019, ha segnalato la pubblicazione
Barometro del Turismo Mondiale, diffusa dalla Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT), istituzione secondo la quale solo il controllo della pandemia marcherà un incrementi della cifra.
Nel  materiale si difende la tesi che le vaccinazioni  e la riapertura delle frontiere fomentano il recupero del turismo, ragione per cui segnala che nei mesi di giugno e  luglio del 2021 la situazione di caduta nel settore dovuta agli effetti della pandemia della COVID-19 ha iniziato a ribaltarsi.
«La maggior parte delle destinazioni che hanno comunicato i loro dati per giugno e luglio del 1921, hanno registrato un aumento moderato degli arrivi internazionali rispetto al 2020. Nonostante questo, il 2021 continua ad essere un anno molto difficile  per il turismo mondiale, con un calo degli arrivi internazionali del 80% in gennaio – giugno, rispetto al 2019, si legge nell’articolo.
La regione dell’Asia e del Pacífico ha presentato i risultati peggiori nel periodo gennaio - luglio con un calo del 95% negli arrivi internazionali rispetto a due anni prima.
L’Oriente Medio (-82 %) ha registrato il secondo calo più forte, seguito dall’ Europa e dall’Africa ( tutte e due con un calo del 77%).
Il comunicato segnala che la regione delle Americhe  (-68 %), ha sperimentato un calo minore in comparazione, essendo i Caraibi la sub regione con i migliori risultati del mondo.
Il materiale pronostica un miglioramento per i prossimi mesi, ma sarà condizionato dalla riapertura di numerose destinazioni dei viaggi internazionali, soprattutto in Europa e nelle Americhe.
«Il rilassamento delle restrizioni per i viaggiatori vaccinati e i passi avanti della somministrazione delle vaccinazioni contro  haCOVID-19, hanno contribuito ad elevare la fiducia dei consumatori  e a ristabilire una mobilità sicura in Europa e in altre parti del mondo.  
In cambio la maggioranza delle destinazioni asiatiche resta chiusa ai viaggi non essenziali, sottolinea il comunicato.
Nonostante tutto si assicura che il vero reinizio del turismo, con i benefici che apporta, continua a farsi aspettare, mentre l’esistenza di norme e regolamenti diversi  con tassi differenti di vaccinazioni, continua a danneggiare la fiducia nei viaggi. ( GM – Granma Int.)