OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
Díaz-Canel. Photo: Estudios Revolución

«Non ci spaventano le minacce degli Stati Uniti, sono parte della politica  d’ingerenza contro Cuba. È deplorevole che istighino i loro diplomatici a violare il Diritto Internazionale e le stesse leggi degli Stati Uniti. Cuba non rinuncerà alla sua sovranità e indipendenza», ha assicurato nel suo account in Twitter, il Presidente della Repubblica di Cuba, Miguel Díaz-Canel Bermúdez.
Anche il ministro delle Relazioni Estere, Bruno Rodríguez Parrilla, si è riferito al fatto: «II Segretario di Stato degli Stati Uniti che applaude  i colpi di Stato e ignora gli assassinii, le azioni di barbarie, repressione e violazioni dei Diritti Umani da parte dei suoi alleati, chiama la sua ambasciata in Cuba  a intervenire nei temi interni di un paese sovrano che non lo permetterà», ha dichiarato il Cancelliere.
Cuba aveva denunciato questa campagna di calunnie e discredito, diretta dal Governo degli Stati Uniti che usa come pretesto la detenzione di un agente salariato al servizio degli Stati Uniti, con una lunga carriera di azioni di provocazione contro l’ordine pubblico e contro la legalità.
L’Ambasciata degli Stati Uniti a Cuba è stata il veicolo fondamentale d’attenzione, orientamento e finanziamento della sua condotta.
La missione diplomatica di questo paese in Cuba, e soprattutto la sua incaricata degli Affari, si sono concentrati (…) sulla promozione della divisione e della confusione tra il nostro popolo, identificando aree dell’economia contro le quali dirigere le misure coercitive e cercando di calunniare e screditare la gestione del Governo cubano e la Rivoluzione, precisava un articolo pubblicato in Granma il 20 novembre scorso.
Ieri, martedì 26, gli Stati Uniti hanno aggiunto alla loro lista unilaterale di entità sanzionate per vincoli con il Venezuela, la compagnia cubana Corporación Panamericana S.A. ( GM – Granma Int.)