
Guantánamo.–«Non tralasceremo la difesa e il perfezionamento del nostro socialismo, nonostante i blocco, che s’indurisce tanto quanto la campagna di discredito contro il lavoro solidale dei nostri medici».
«Il popolo cubano non lascerà spazi a rotture o a ingerenze», ha reiterato il Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, durante il suo ultimo giorno di visita a Guantánamo.
Il mandatario ha apprezzato che la provincia di Guantánamo dimostra un alto livello di risposta ai problemi e conferma la positività del metodo di lavoro basato nei vincoli sempre più diretti e sistematici tra la massima direzione del Governo e la base.
Guantánamo ha già implementato 12 delle 23 misure orientate l’anno scorso dal più alto ente governativo del paese durante la visita precedente.
Altre 12 sono in esecuzione. I risultati di queste azioni si apprezzano nella somma dei nuovi prodotti esportabili, con la crescita della produzione di prodotti come il miele delle api (a Cuba c’è anche il miele di canna da zucchero), il carbone vegetale e la frutta, che danno già i vincoli produttivi.
Se consolida la presenza dell’Università di Guantánamo nel programma di sviluppo locale e nella generazione di progetti congiunti con imprese di vari settori.
Più di 22.000.000 pesos, approvati per il settore dell’agricoltura quest’anno aiuteranno ad accrescere la produzione di alimenti e la sostituzione di importazioni. Si avanza nella costruzione di case e nelle iniziative per facilitare alla comunità le documentazioni di legalizzazione degli immobili.
Come ha suggerito il Presidente, si stanno strappando pezzetti di problemi ai guantanameri. (GM – Granma Int.)