
Il primo vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, Miguel Diaz-Canel Bermudez, e quasi un centinaio di rappresentanti delle differenti istituzioni religiose e delle confraternite, hanno tenuto nella giornata di ieri un incontro presso la sede del Comitato Centrale del Partito, che rappresenta la continuità ai dialoghi sostenuti poco più di 30 anni fa tra il Comandante in Capo Fidel Castro e i leader del Consiglio Ecumenico di Cuba.
Diaz-Canel ha sottolineato che il dialogo forma parte dello stile di lavoro tra tutte le religioni e la massima direzione del paese, “in un dialogo franco, onesto e aperto, nel modo più regolare possibile. Inoltre, dà continuità a tutte le visite che abbiamo fatto alle istituzioni religiose, con rappresentanti dei diversi culti e con lo stesso Consiglio delle Chiese di Cuba”.
“Vogliamo ratificare la volontà di continuare ad alimentare e sostenere questo dialogo, su una base di unità e rispetto senza alcuna distinzione”, ha detto, sottolineando, inoltre, che tutte le religioni riconosciute nel paese sono trattate con uguaglianza di condizioni e rispettando le particolarità di ognuna.
Tra i temi trattati, il contesto delle relazioni Cuba - Stati Uniti, la pluralità e il dialogo interreligioso. Inoltre, i partecipati sono stati informati sulla visita del Papa Francesco nel nostro paese dal 19 al 22 settembre.
Il primo vicepresidente cubano ha fatto riferimento al lavoro che possono realizzare – dalla diversità religiosa e basati sul rispetto reciproco – per il rafforzamento dei valori e dell’unità della Patria, e le opportunità d’inserimento sociale di cui dispongono, tra cui quelle dei progetti comunitari.
Ha commentato che l’Incontro Internazionale per il Dialogo Interreligioso e la Pace Mondiale, che si svolgerà ad ottobre, può coadiuvare il consolidamento dell’unità all’interno di queste diversità.
Sulla visita di Papa Francesco, Diaz-Canel ha detto che per la naturalezza delle differenti religioni non tutte sono totalmente legate all’appuntamento, nonostante è importante che dispongano di tutte le informazioni necessarie, considerata l’importanza che riveste.
In tal senso, i leader religiosi e delle confraternite hanno evidenziato che il Sommo Pontefice sarà ricevuto da loro e da tutto il popolo cubano, con il rispetto che merita. Gli invitati dalla Chiesa Cattolica a partecipare alle messe che celebrerà il Vescovo di Roma hanno mostrato la loro soddisfazione, soprattutto perché è il primo Papa latinoamericano e per le proposizioni che ha fatto su temi che coinvolgono tutti, e che hanno invitato a leggere.
Hanno poi ricevuto un aggiornamento sull’invecchiamento della popolazione nel paese – preoccupazione ripetuta in varie riunioni – le azioni previste per affrontarlo, ed hanno espresso la volontà di lavorare al servizio del popolo, che, in definitiva, è l’essenza di ogni religione e delle confraternite.
All’incontro hanno partecipato anche Caridad Diego, Direttrice dell’Ufficio per gli Affari Religiosi del Comitato Centrale del Partito, e Miriam Garcia, direttrice del settore Associazioni del Ministero della Giustizia.