Pretoria – Il primo vicepresidente cubano, Miguel Díaz-Canel, ha affermato che con questa visita in Sudafrica Cuba ratifica l’appoggio assoluto alla causa africana.
“Questo è il sentimento affiorato nelle conversazioni con le più alte autorità del paese”, ha detto Díaz-Canel in un’intervista con Prensa Latina, al termine di un percorso nell’ emblematico complesso storico Freedom Park, in questa capitale.
"Abbiamo controllato gli aspetti bilaterali, nel caso del Sudafrica in materia di collaborazione", ha sottolineato il dirigente cubano, aggiungendo che “tra tutti abbiamo ricordato e ripassato la storia e la cultura che ci uniscono”.
Al suo arrivo in Sudafrica, Díaz-Canel è statu ricevuto dal presidente Jacob Zuma, dal vicepresidente Cyril Ramaphosa, dal segretario generale del Partito Comunista Sudafricano, Blade Nzimande, che è anche ministro d’Educazione.
Su questo suo primo viaggio in terra d’Africa ha commentato che personalmente paga un debito con sè stesso visitando il continente e questi paesi fratelli, questi popoli fratelli come questso del Sudafrica.
Díaz-Canel ha indicato che qui abbiamo vissuto una parte della nostra storia, dell’identità che abbiamo ricevuto dall’Africa, ma anche della storia che abbiamo aiutato a costruire con l’indipendenza sudafricana e con la collaborazione successiva.
“La mia generazione è cresciuta con lo sviluppo dell’epopea della presenza cubana in Africa, che ha espresso la convinzione di un popolo d’essere internazionalista.
Più di duemila cubani hanno versato il proprio sangue in terra africana e l’Isola ha formato circa 28.000 professionisti del continente come parte di questa convinzione di non offrire quello che avanza”, ha insistito.
Il primo vicepresidente ha segnalato inoltre che porta con sè l’impressione di un popolo che ama Cuba e che uno se ne va molto impegnato.
“Questi popoli hanno una grande capacità di comunicazione e di comprensione delle nostre realtà”, ha sottolineato ed ha commentato che il resto del programma in Africa sarà: “Visitare la Repubblica Popolare dell’Angola dove, ne sono convinto, vivremo molte emozioni, per quello che rappresenta la partecipazione cubana in questo paese.
Poi saremo presenti alla nomina ufficiale del presidente recentemente eletto (Hage G. Geingob) nell’ugualmente fraterna Repubblica della Namibia. Questi tre Paesi africani sono molto cari”, ha detto ancora Díaz-Canel, informando che l’ultimo scalo del suo viaggio sarà la Repubblica dell’India.
Il primo vicepresidente, che ha appena concluso la sua visita ufficiale, è accompagnato da Gerardo Peñalver, direttore generale per i Temi Bilaterali del Ministero delle Relazioni Estere di Cuba e Ángel Villa, direttore dell’Africa Subsahariana.
( Traduzione GM - Granma Int.)






