
Sotomayor ha confessato a Prensa Latina che già non cerca più d’offrire una risposta convincente alla domanda fatta mille volte da tutti i media sul suo record intatto di 2.45 metri nel salto in alto.
«Non lo so, non ho idea di chi o di quando si romperà il mio record mondiale un giorno», ha detto sorridente il grande ex atleta di Cuba in una conversazione nel teatro Teatro Albéniz de Madrid.
Nel dialogo con Prensa Latina, ha anticipato frasi poi dette ricevendo il premio, che si somma ad altri, come il Premio Princesa de Asturias degli Sports e del Comitato Olimpico Internazionale e «Sport, ispirazione per la Gioventù.
«Mi sento molto privilegiato nel ricevere questo riconoscimento Gloria Leggenda, e lo terrò tra i miei migliori ricordi, perchè ci sono molte figure con meriti sufficienti, cosi che ringrazio davvero d’avermi considerato» ha commentato.
La sintesi della sua traiettoria è abbastanza eloquente.
Medaglia d’oro nei Gioch Olimpici di Barcellona 1992 e argento a Sydney 2000, due campionati mondiali, quattro in pista al chiuso e tre titolipanamericani, oltre a una carriera di successi nelle categorie giovanili.
Condvidere questi momenti con altre stelle sportive come Giba (pallavolo del Brasile), Toni Nadal (allenatore di Rafa Nadal), o con le squadre di calcio di Spagna e Argentina, lo riempie di soddisfazione.
«Mi fa credere che lo sforzo valeva la pena e mi fa ricordare che il mio record ha più di 30 anni. Seguirà l’attesa (…), ma più di tutto è un dettaglio dello sport cubano», ha precisato.
In un altro momento delle sue valutazioni a Prensa Latina, Sotomayor ha segnalato che è ugualmente un onore «condividere questi momenti con grandissime figure dello sport, con fondazioni che favoriscono l’inclusione o con media della stampa incaricati di darci visibilità».
Con il suo record stabilito il 27 luglio del 1993, a Salamanca, (Spagna), Sotomayor è molto amato in questo paese dove risiede attualmente.
«Giunge così il giorno in cui potrò dire ai miei figli e ai miei nipoti che papà era là e che è stato il primo a ricevere il Premio GLORIA Leggenda Sportiva Iberoamericana. Il nonno è molto orgoglioso d’averlo ottenuto», ha concluso. (GM/Granma Int.)




