OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
Frank Luis Medina. Foto: Yuhki Ohboshi 

Frank Luis Medina è uno di quei lanciatori che non riposano mai in tutto l’anno e la sua resa nelle ultime stagioni del baseball cubano gli ha permesso di fare parte della squadra nazionale e firmare contratti professionali in Italia e in Venezuela, dove ha terminato la sua attuazione all’inizio di gennaio e già ora si allena nello stadio Capitán San Luis, che lui considera la sua seconda casa.    
–Com’è stata  questa nuova esperienza in Venezuela?
–Molto più della mia carriera sportiva. L’ho sfruttata al massimo anche se, giunta nella finale, la mia squadra delle Tigri di Aragua, non è andata avanti nella competizione.
Ci sono differenze con il baseball dell’Italia?
–Nei Caraibi si gioca un baseball più aggressivo.  In Italia gioco già da tre anni con 28 vittorie, otto sconfitte e sette  giochi salvati.
Là mi vedono come un punto di riferimento. Quando vado a fare una sessione d’allenamento, i bamabini mi si avvicinano perchè gli insegni.
In Italia si rispetta molto il baseball cubano. Sanno che abbiamo un livello mondiale e stanno contrattando sempre più giocatori latini per guadagnare in qualità.
–¿Cómo se viven los duelos entre cubanos en otras tierras?
–Siamo quelli che mettono tutto il sapore alla Lega. Quest’anno ho lanciato in 14 giochi e in nove contro cubani, tra i quali Joel Suárez, Randy Cueto, Dariel Góngora, Frank Madan e Eriel Carrillo. Sono partite con una grande rivalità,ma anche tra compagni, nelle quali uno si sente vicino alla Patria.
 –Como valuti il tuo passaggio al Premier 12?
–Sono stato  praticamente fuori dalla squadra nazionale per tre anni e ora ci sono tornato grazie ai miei risultati. Mi sono sentito bene anche ho sofferto una lesione due giorni prima dell’inzio del torneo.
«Ero considerato uno dei rilievi principali, e si era valuatato se potevo aprire contro l’ Australia.
Ho fatto un buon recupero, ma è stato impossibile. Il  risultato collectivo è restato molto al di sotto di quello che speravamo».
–Starai con Pinar del Río nella III Lega Elite?
–Sono ansioso di giocare davanti ai miei tifosi. Pinar del Río ha realizzato una grande stagione nel 2024 e non ho potuto stare a tempo completo. Starò nella Lega Elite sino aquando comincerà la campagna in Italia. Ma credo che giocherò nella finale della serie provinciale contro il  Viñales, per il titolo. (GM/Granma Int.)