OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
Adriana (s) e Yorgelis, unite dallo sport e da una sincera amicizia. Photo: Miguel Febles Hernández

Camagüey.– Il caso ha voluto che le due atlete di eptatlon nazionali più brave siano oriunde delle province agli estremi est e ovest dell’arcipelago cubano: Yorgelis Rodríguez (25 anni), di Guantánamo, e Adriana Rodríguez (21), di Pinar del Río.

Gli allenamenti le hanno unite qui, sotto la tutela del professor Gabino Arzola, che da vari anni guida i loro passi nelle prove combinate dell’atletica. E che ha conversato con Granma.

«Quando ho cominciato a lavorare con loro avevano un buon livello di preparazione. Le due volte che Yorgelis ha partecipato ai mondiali giovanili, ha vinto la medaglia d’argento, nel 2011 a Lille, in Francia e nel 2012 a Barcellona, in Spagna. Anni dopo, nel 2016, Adriana è arrivata seconda in Polonia».

 

-Come valuta l’andamento dell’eptatlon cubano femminile degli ultimi anni nell’arena internazionale?

 

«La miglior prestazione di Cuba è avvenuta nel 1995 quando Regla María Cárdenas, di Matanzas è arrivata sesta nel campionato mondiale di Gottemburg, in Svezia, con un record nazionale di 6306 punti.

Con l’arrivo di Yorgelis, i risultati sono diventati più stabili: oro nel 2015 nei Panamericani di Toronto, Canada; settima negli olimpici di Río nel 2016; quarto posto nei Mondiali di Londra nel 2017 e l’anno dopo il bronzo nei mondiali al chiuso di Birmingham, Gran Bretagna».

 

–Fu allora che apparve il fantasma delle lesioni …

 

«Yorgelis aveva una lesione a un ginocchio nel 2017, ma senza maggiori conseguenze. Lo dimostra il fatto che nel 2018 ha vinto i Giochi Centroamericani e dei Caraibi di Barranquilla, Colombia, ed ha occupato il secondo posto nel miting atletico di Götzis, in Austria, con il record nazionale per l’eptatlon di 6.742 punti. Senza dubbio, colpita poi da lievi dolori e dall’infiammazione avevamo deciso di sottoporla a un’operazione chirurgica».

–Era pronta nel 2019 per i Panamericani di Lima?

«Yorgelis mostrava segni di recupero, soprattutto nel salto in alto, dove poteva avere problemi. Non vedevano una rivalità che le impedisse d’ottenere di nuovo il titolo vinto quattro anni prima a Toronto. Ma le cose non vanno a volte come uno le concepisce e le desidera. Era insicura per il salto in alto e sbagliò i primi tre tentativi. Decise di non continuare la prova perché i salti pesano molto nella tavola dei punti e a questo livello è molto difficile recuperarsi.

-E allora Adriana Rodríguez prese le redini nella competizione?

«Con la sua eccellente partecipazione portò al paese quell’allegria che ci mancava, perchè eravamo impegnati con quella medaglia, partendo dallo sviluppo della giovane atleta quando analizzammo il ranking per i giochi di Lima e dicemmo: se non è Yorgelis è Adriana. Non pensammo mai a lei per l’oro, perchè c’erano due statunitensi con eccellenti punteggi.

Ma infine quella che partecipò si presentò male in vari eventi e

Adriana la superò con relativa facilità, per diventare la nuova Regina del eptatlon nel continente». (GM – Granma Int.)