
La boxe cubana non ha potuto, per il momento, incrementare i numero di atleti classificati per i Giochi Olimpici di Tokio.
Il COVID-19 ha obbligato alla cancellazione del Torneo di Classificazione del continente americano previsto in Argentina tra il 26 marzo e il 3 aprile.
La squadra guidata dal capo degli allenatori Rolando Acebal, partiva come favorita nella gara per nazioni e per portare i suoi otto rappresentanti nella capitale gispponese in un appuntamento estivo che ora è stato spostato al 23 luglio e l’8 agosto del 2012.
Senza grandi sorprese è stata formata la squadra che si doveva presentare in Argentina.
Osservando i nomi dei protagonisiti possiamo vedere un gruppo che combina alla perfezione le figure stabilite con giovani, sinonimo del rigoroso lavoro che fanno i professori della Scuola Nazionale di Boxe Holveín Quesada Rodríguez.
Damián Arce (52 chilogrammi), Lázaro Álvarez (57), Andy Cruz (63), Roniel Iglesias (69), Yoenlis Hernández (75), Arlen López (81), Julio César La Cruz (91) y Dainier Pero (+91) sono gli otto scelti per ottenere il passaggio olimpico, indipendentemente dal fatto che in qualche peso è stata valutata la presenza di uomini che accumulano meriti per occupare il posto numero uno nella loro divisione.
È IL PUGILE CHE CLASSIFICA, NON LA DIVISIONE
A differenza di altri sports di combattimento come la lotta, il pugilato consegna il passaggio all’atleta che si presenta nei vari tornei preolimpici continentali e non alla divisione.
Questa misura ha il suo rischio, dato che se un pugile soffre una lesione importante poche settimane prima dei Giochi, non lo si può sostituire con un altro.
Un altro aspetto negativo di questa misura è che, nel caso del gruppo cubano c’è l’obbligo d’andare in questi scenari con gli uomini migliori e non ci si può dare il lusso di portare seconde figure, alcune in piena crescita competitiva e coloro ai quali manca la partecipazione a livello internazionale con regolarità, per vedere la resa contro rivali sconosciuti.
In onore alla verità, Cuba per il suo noto livello in America non ha una forza antagonista in nessuna delle divisioni che possa provocare l’eliminazione prematura di alcuni dei suoi rappresentanti nella prima o seconda uscita.
Per questo si considera come un semplice incontro, per i pugili cubani, ottenere il passaggio in forma sicura.
DOVREMO ASPETTARE
Con la posticipazione indefinita di tutti gli eventi internazionali, si dovrà aspettare che i Comitato Olimpico Internazionale incaricato d’organizzare gli incontri di classificazione programmando questi tornei. Potrà essere quest’anno o il prossimo.
Se si pianifica per il 2021, non appare illogico pensare a determinate modifiche nella nomina nazionale, dato che le divisioni di 52, 69 e 75 kg presentano una forte rivalità, senza contare con l’apparizione di qualche sorpresa in altre categorie, cosa che porterebbe problemi al gruppo tecnico cubano, perchè sarebbe una mostra dello storico livello che presentano i nostri pugili.
Il meglio per tutti i partecipanti sarà la realizzazione dell’evento nel 2021 così ogni protagonista potrà giungere nella forma fisica migliore dopo questa pausa che s’estenderà.
Partecipare al Preolimpico tra 12 mesi permetterà a Cuba di riprogrammare la sua rotta critica con la realizzazione d’imprescindibili basi d’adattamento oltre a disputare alla fine di quest’anno della versione 59ª del Torneo Nazionale Playa Girón.
Comunque l’obiettivo non cambierà al di là del momento in cui si realizzi l’evento regionale per ottenere gli otto passaggi per Tokio, e avere nella finale lo stesso numero di uomini con il proposito di catturare un minimo di sei medaglie d’oro.
Prima è imprescindibile ottenere i biglietti olimpici e poi vedere la forma che sviluppa ogni pugile nel suo peso e i possibili rivali. ( GM – Granma Int.)