
II giocatore di pallacanestro Kobe Bryant se n’è andato e lascia un immenso dolore anche in coloro che non sono appassionati sportivi.
La sua tragica morte in un incidente d’elicottero, assieme ad altre otto persone –includendo Gianna, una delle sue quattro figlie- avvenuto domenica 26 alla periferia della città di Los Angeles, è stato una notizia mondiale delle ultime 48 ore.
Il giocatore statunitense è stato un degno erede del legato seminato da Michael Jordan, considerato il miglior giocatore di questo sport nella sua storia.
Kobe, del punto di vista competitivo, ha ottenuto tutto: due medaglie d’oro olimpiche, cinque anelli di campione della NBA e un premio come miglior giocatore . Sono molti i premi che ha ottenuto, tutti con il club Lakers de Los Ángeles.
Ma Kobe è andato al di là dello sport trasmettendo valori di giustizia e con aiuti economici ai più necessitati.
La «Mamba Negra», come lo chiamavano, era e sarà un esempio da seguire.
La sua morte è stata commentata da personalità del mondo sportivo, poltico, sociale e culturale che attraverso le reti socieli gli hanno dedicatao infinite parole d’elogio.
Tra i sostantivi che hanno manifestato la sua personalità spiccano le parole professionalità, rispetto e amore che ha sentitio per i gioco.
È stato definito un uomo eccellente capace di stimolare gli altri perchè non rinuciassero ai loro sogni e vedessero realizzati i loro obiettivi.
Un competitore naturale, come lo era lui, non è stato vinto dalla morte e ne è uscito vittorioso guadagando milioni di cuori. (GM – Granma Int.)