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«Basato in fatti reali». Questa è la frase che ha dato il benvenuto al pubblico riunito lo scorso 3 dicembre nel cinema Yara de L’Avana, presentando il lungometraggio Nora. Con la regia di Roly Peña e la sceneggiatura di Amílcar Salatti (dopo i successi come Calendario e, recentemente, Las reglas de Rodo), il film ha suscitato grandi aspettative, nel preludio della 46ª edizione del Festival Internazionale del Nuovo Cinema Latinoamericano.

Il film, di 85 minuti di durata, racconta la storia di Nora: un’agente segreta della Sicurezza dello Stato che con una falsa identità riesce a infiltrarsi nei circoli di organizzazioni anti cubane a Miami.

Dopo  lo smantellamento della rete«Avispa» e la reclusione dei suoi membri, il personaggio deve tornare nell’Isola prima che la sua vera missione venga scoperta.

L’ attrice Ingrid Lobaina, ricordata per il suo ruolo come Noemì in Calendario –quella giovane timida, ribelle e dipendente dal cellulare– è stata scelta come protagonista di questa nuova produzione.

Dopo quella bella attuazione, Ingrid torna al grande schermo con un ruolo che la pone di fronte a nuove sfide come attrice: lotta corpo a corpo, maneggio di armi, una routine di ginnastica e una dieta.

Da tutto questo è uscita elegantemente, e la sua interpretazione riesce a trasmettere il livello di suspense che necessita un progetto di questa portata, accompagnata da un elenco che comprende Héctor Noas, Aramís Delgado e altri in ruoli secondari: Carlos Luis González, Reytel Oro, lo stesso Roly Peña e Clarita García, volto familiare grazie a Calendario.

Il valore umano della trama risiede nella dualità che vive Nora –divisa tra due mondi opposti e cosciente dell’alto rischio che affronta– e nei due impulsi che marcano la sua missione: ottenere l’informazione necessaria prima di scappare, con addosso una minaccia di morte, e ritornare al suo paese, del quale rimpiange il malecón de L’Avana e il suono del suo vero nome.

Filmata in luoghi della provincia di Matanzas, come Varadero e la Ciénaga de Zapata, la produzione ricrea la Repubblica Dominicana del 1998. Inevitabilmente, il film ti prende e buone interpretazioni, con momenti di umore integrati lo sostengono così come la sua banda sonora.

La pellicola, che si proietta nel settore di Latinoamerica in Prospettiva, il cui manifesto partecipa al concorso, è un giusto omaggio a quelli che, dalle ombre, mettono in pericolo la propria vita per un motivo di forza maggiore: la Patria.