OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
Il testo, opera dello scrittore e giornalista cubano Raúl Antonio Capote, ha contato con il sigillo di Fundarte. Foto: Giráldez, Laura Mercedes 

Caracas, Venezuela.–«Come una semplice parola può nascondere nel suo seno tanti ricordi terribili? Quanto terrore, odio, violenza e morte si possono sintetizzare in una sola parola?».
La domanda è della almirante in capo  Carmen Meléndez, sindaco di Caracas, nel prologo del libro /Guarimbas, i gestori del caos/, che si presenta in questi giorni nella 15ª  Fiera del Libro di Caracas.
Il testo, opera dello scrittore e giornalista cubano Raúl Antonio Capote, ha contato con il sigillo di Fundarte, Fondazione  per la Cultura e le Arti, e di La Iguana Ediciones, due case editrici venezuelane.
In questa terra del Sud di Nostra America, dire guarimbas è ricordare al popolo i tristi massacri che oppositori ingannati hanno disegnato per portare il paese all’implosione, permettendo l’entrata degli Stati Uniti nel territorio nazionale.
Questa  criminale forma di violenza è solo uno dei volti della detta guerra non convenzionale che il Governo degli USA sferra, persistendo, contro la  Patria bolivariana. Si tratta, in tutti i lati, di strategie per cambiare sistemi attraverso la semina di penurie e scoraggiamento all’interno dei popoli che non si sono piegati a Washington.
Il testo di «questo cubano nato con la Rivoluzione, che conta con altre opere incamminate. a sciogliere i fili della Casa Bianca sul continente, si riferisce a tali formule di destabilizzazione e ai suoi obiettivi finali, soprattutto in Venezuela.   
Il  letterato Miguel Ángel Pérez Pirela, ha detto che «è un libro scritto dalla prassi. Nel quale si notano il giornalista, lo scrittore e lo storiografo, ma soprattutto si nota l’aver vissuto nelle viscere del mostro.
E questo ha un valore insostituibile».
Inoltre nel “battesimo” di Guarimbas… lo ha  definito come una bitacora attualissima sul caos creato e pensato da moltissimi anni.
Capote ha spiegato al pubblico che partecipava alla festa della letteratura di Caracas, che il volume tocca il tema  «della guerra che ci fanno ( a Cuba, Venezuela e Bolivia ) da vari anni.
Una guerra imperialista che ci vuole sconfiggere».
 Di fronte a questo scenario che, per sottometterlo, pretende d’invalidare le essenze del popolo,una delle armi più poderose per combatterlo  è precisamente questa Fiera del Libro, accolta nella Galleria d’Arte Nazionale e in Piazza della gGioventù, sapendo che nelle radici storiche  di ogni nazione ci sono le forze per garantire il futuro. ( GM/Granma Int.)