OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
Photo: Estudios Revolución

L’uomo che ha sempre saputo mettersi al posto delle altre persone, il capo rigoroso e sensibile, il leader veggente, di forte personalità e con entusiasmo contagioso che è stato e continua ad essere Fidel, sono riflessi nel libro /Fidel Castro. L’arte di governare/, di Yunet López Ricardo, che è stato presentato venerdì 23, nella sala Nicolás Guillén, de La Cabaña.
Con il prologo del Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, che lo definisce con queste parole nell’introduzione, come guida, stimolo e insegnante, il volume è un’approssimazione ai metodi e agli stili di lavoro del Comandante in Capo, attraverso 70 testimoni che rivelano abitudini, comportamenti, forme d’avvicinarsi agli avvenimenti ed anche un Fidel più intimo e meno conosciuto.
Il membro della Segreteria del Comitato Centrale e capo  del Dipartimento Ideologico, Rogelio Polanco Fuentes, uno dei testimoni, presentando il testo della Ediciones Alejandro –marchio del Centro Fidel Castro Ruz– ha affermato che questa è una consegna rivelatrice, risultato di un arduo impegno, come ogni lavoro editoriale che desidera avvicinarsi al pensiero del leader storico della Rivoluzione, «soprattutto quando si tratta del suo modo d’agire per condurre il destino del paese».
Polanco ha segnalato che Fidel «non ha modelli», la sua autentica guida è stata unica, anti dogmatica per eccellenza, e non ha lasciato ricette.
Ciò nonostante le sue virtù s’intravedono in queste pagine: la lucidità e il calore umano, la volontà senza fine, la sete di conoscenza, l’ossessione per i dettagli, l’onestà e la dignità.
Per Fidel niente era definitivo, ha aggiunto. Dopo le prime mete ne venivano altre sino all’infinito. Niente era impossibile nella sua immaginazione e nemmeno il fallimento era uno scenario.
Umanizzarlo, incarnarlo nelle nostre vite, avvicinarci alla sua condotta assicurerà che lui continua a vivere.
Inoltre ha aggiunto che il più intimo omaggio che gli possono offrire i quadri del paese che hanno firmato il suo Codice di Etica il 24  febbraio, è evocare i principi, il metodo e lo stile del Comandante (GM/Granma Int.)