
I musicisti che hanno partecipato al Secondo Festival della Cultura dei Cubani Residenti all’Estero /Cuba va conmigo/che durerà sino al 12 novembre, hanno realizzato un fraterno incontro con Indira Fajardo Ramírez, la presidente dell’Istituto Cubano della Musica (ICM), nella sede dell’istituzione.
Indira Fajardo Ramírez, dando loro il benvenuto ha, espresso la soddisfazione che provava parlando con loro «nella casa dei musicisti cubani», posta a loro disposizione e li ha esortati ad avvicinarsi di più a lei per materializzare, insieme i loro progetti.
La Fajardo ha riconosciuto il gesto di tutti loro per stare oggi tra di noi.
«Questo è il momento necessario per vincolarci nuovamente; qui incontrerete lo spazio per la realizzazione professionale di ognuno di voi.
Continuiamo a costruire dalla cultura questo ponte necessario tra voi e noi.
È molto bello che tutti voi vogliate mostrare la vostra arte al popolo cubano.
Sicuramente vivremo giorni di festa incredibile al più alto livello professionale, nei quali avrete l’opportunità di condividere le vostre esperienze con il popolo, e potrete capire perchè difendiamo sempre più la nostra Patria e la Rivoluzione».
Accompagnata dalla maestra Digna Guerra, Premio Nazionale della Musica e direttrice del Coro Nazionale di Cuba e del Entrevoces, e deputata
all’Assemblea Nazionale del Potere Popolare, la dirigente ha condiviso con i presenti temi sociali associati all’istituzione che dirige.
Ha parlato del suo sistema generale di eventi e del ruolo delle scuole di musica, che, nonostante la mancanza di risorse dovute al blocco del governo degli USA, hanno continuato a funzionare e a laureare nuovi musicisti.
«Sono quelle in cui voi avete iniziato i vostri studi e nelle quali vi siete diplomati».
Poi ha ricordato che Cuba sicuramente è uno dei pochi paesi in cui i musicisti possono essere musicisti e ha segnalato la protezione offerta ai tecnici e i musicisti durante la COVID-19, quando continuarono a ricevere i loro rispettivi salari.
Ha raccontato dei programmi virtuali trasmessi dalla televisione e altri canali, iniziativa alla quale si ricorse nella tappa della pandemia perchè il popolo continuasse ad apprezzare i concerti dei nostri artisti senza uscire di casa.
Durante l’incontro diversi artista presenti hanno espresso la loro gratitudine per Cuba, e tra loro Ileana Jiménez, residente in Italia; Yeremis de las Mercedes Alfonso López, che vive in Polonia; Pedro García Fernández e Lino Belet, radicati in Francia, e Daniel Martín Subiaut, attuale presidente dell’Istituto Latino della Musica, con residenza negli Stati Uniti che, a nome di tutti i suoi colleghi si è impegnato e a togliere ogni giorno un pezzo al muro del blocco, portando al mondo il meglio della musica cubana. ( GM/Granma Int.)