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Wilfredo Prieto. Foto: Irene Pérez

L’artista Wilfredo Prieto, scultore, ha «un debito tornando nel suo luogo d’origine» e per questo  Zaza del Medio, in Sancti Spíritus, il luogo ch elo ha visto nascere, lavora a un’opera di dimensioni monumentali, considerata già  una  delle sculture più grandi dell’America Latina

Un’autostrada di un chilometro di lunghezza e 200 metri nella parte più ampia, in un terreno che è stato abbandonato da 25 anni e che oggi prende la forma di infinito, è la scultura con carattere funzionale che dal 2012 questo creatore ha progettato come uno spazio culturale contemporaneo per lo sviluppo della zona.

L’opera rappresenta «l’eterno movimento, l’andare e tornare, rientrare nello stesso luogo». È un lavoro insolito per Wilfredo Prieto, perchè abituato a spazi galleristici, stavolta si propone di«disegnare un paesaggio dentro il paesaggio, con un’architettura  rispettosa» rispetto al contesto ambientale nel quale è impegnato.

Modello dell’opera di Wilfredo Prieto nella provincia di Sancti Spíritus. Foto: Cortesía dell’Istituto di Geografía.

Inoltre per la prima volta ha una responsabilità sociale, perchè /Viaggio infinito/, come ha chiamato questo progetto di sviluppo sociale in quest’area che attualmente appartiene alla Direzione Municipale di Cultura, prevede la creazione di uno spazio espositivo, un cinema, un anfiteatro, una caffetteria e capanne e contribuirà a fomentare la partecipazione, l’interazione e l’apprendistato  dell’arte, la scienza e l’agricoltura.

Nella costruzione di quest’opera  d’arte permanente –per la quale è stato utilizzato cemento ecologico con basso carbonio LC3- l’artista ha lavorato  durante la tappa di isolamento sociale per la COVID-19. (GM – Granma Int.)