OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
Il manifesto di Pensare a un mondo dopo la Covid-19. Foto: Sconosciuto. Photo: Granma

La Jiribilla ha convocato, sino al 30 settembre del 2020, a riflettere sullo scontro e sulle conseguenze della pandemia e a descrivere le caratteristiche probabili di un mondo dopo la Covid-19, nel momento in cui il
Sars-COV-2, il nuovo coronavirus che provoca la malattia, è diventato una pandemia fulminante e ha cambiato tutta la dinamica del pianeta.
Potranno partecipare con i loro testi colleghi, amici, lettori, professionisti e persone di tutti i continenti, raccontando «storie della pandemia», sommandosi  alla grande sfida di  «pensare a un mondo dopo la Covid», condividendo esperienze, analisi e punti di vista, che sono un modo d’apprendere dall’altro e rinforzare questi vincoli di solidarietà che necessitiamo tanto.
Partendo da questa esperienza traumatica possiamo dire che l’umanità non sarà più la stessa; quanto è cambiata e come sono le domande a cui  dobbiamo  rispondere con urgenza se vogliamo essere preparati per il futuro immediato.
Con uno sguardo plurale, gli specialisti di diverse discipline potranno condividere le loro visioni e le loro analisi con testi che – partendo dalle domande generali – descrivano gli scontri sociali, culturali, economici e politici della pandemia.
Quali potrebbero essere le domande? Per esempio:
Quali cambi e trasformazioni sono venuti per restare?
Cosa abbiamo appreso durante la pandemia?
Ci sarà una nuova crisi globale?  
Come ci possiamo preparare per questa?
Cosa sarà necessario trasformare?
In questi mesi di pandemia, milioni di esseri umani abbiamo vissuto in ogni territorio, regione o paese, la propagazione della malattia così come i meccanismi usati per evitare e diminuire il contagio, spiegano i convocanti.   
Per questo, dicono, è nostro interesse riunire in questo spazio di dialogo diverse storie ed esperienze vissute.
Per questo convochiamo a una partecipazione plurale che ci permetta di offrire distinte visioni attorno allo scontro della pandemia, secondo regioni geografiche, classi sociali, razze, generi, gruppi d’età, etc.
I testi vanno inviati alla direzione di posta elettronica:
lajiribilladecuba@gmail.com, in formato Word, in  Verdana 11, interlineando 1,5 e non dovranno superare le 6 pagine.
I testi migliori si faranno conoscere nei numeri speciali di La Jiribilla e in forma di libro, pubblicato dalla stessa editrice.
La convocazione è senza fini di lucro.  
I selezionati si conosceranno prima del 30 ottobre, giorno in cui si pubblicherà la prima edizione speciale con i lavori inviati. ( GM – Granma Int-)