
Le pagine della storia di Cuba sono onorate con il sangue dei nostri eroi.
L’Unione degli Scrittori e degli Artisti di Cuba (Uneac) ha reso omaggio ai caduti di quel 26 di Luglio del 1953, ai sopravvissuti e a quelli che continuarono la lotta.
Con la presenza di Miguel Barnet, Presidente d’onore, Luis Morlote, Presidente e altri membri dell’istituzione, nella sala Rubén Martínez Villena, è stato emesso un messaggio a nome della segreteria nazionale della Uneac, per iniziare i festeggiamenti dei creatori cubani per il 67º anniversario dell’assalto alla caserma Moncada di Santiago di Cuba e Carlos Manuel de Céspedes, di Bayamo.
Nel manifesto letto dalla vice presidente della Uneac, Magda Resik, si insiste che: «Consci che la sopravvivenza della nazione oggi passa per la ripresa dell’ economia e la vittoria contro l’assedio implacabile dei nostri nemici,
dobbiamo sottolineare il ruolo decisivo della cultura in queste circostanze».
In questo comunicato si riafferma anche la volontà dei creatori cubani di continuare a «sferrare battaglie contro la burocrazia, il dogmatismo, l’intolleranza, l’indolenza, la mancanza di coltura, contro tutte le forme di discriminazione, contro il deterioramento della civiltà e la presa di decisioni arbitrarie».
Poi segnala che gli artisti dell’Isola grande delle Antille hanno contribuito senza interruzione all’arricchimento della vita spirituale del nostro popolo e sono stati attivi dalle piattaforme digitali.
«La redenzione per il popolo cubano guidato da Fidel il 26 di luglio del 1953, ha garantito la sua continuità. Come ci ha segnalato durante la chiusura del congresso di fondazione della Uneac: “Non strapperanno una sola anima libera alla Patria; le anime libere resteranno sempre insieme alla Patria, con la giustizia e insieme alla Rivoluzione».





