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“Habana Selfie”. Photo:Manifesto della pellicola Photo: Internet

Il film «Habana Selfies» diretto da Arturo Santana, è già in fase di post produzione e secondo il suo regista sarà un ritratto della capitale cubana al di fuori del cliché e delle cartoline turistiche.

«Abbiamo cercato d’essere fedeli alla città e alle sue icone, ma senza una posizione troppo ricorrente. Non immagino L’Avana senza il Morro o la Piazza della Rivoluzione ma si deve mostrarle in maniera differente e suggerente», ha detto Santana parlando al sito digitale Portal.Cu.

In un incontro con la stampa il regista del film /Bailando con Margot/ (2015) ha assicurato che la nuova produzione mostra i luoghi simbolici con grandi piani aerei, ma presenta anche piccoli dettagli d ogni angolo oscuro della Città Meraviglia.

Dopo quasi due mesi di riprese e sei settimane di rodaggio la pellicola promette d’essere un riflesso dei volti plurali e quotidiani della città e delle sue storie intrecciate d’amore, di conflitti, di risa e di sarcasmi.

Prendendo come substrato paradigmatiche pellicole romantiche come /Paris, je t'aime/, /Nueva York, I Loveyou/, /Rio I Loveyou/ e /Berlín, I LoveYou/, Santana ha voluto regalare una storia d’amore anche alla cosmopolita.

Il regista sceneggiatore ha spiegato che la si può comprendere nel genere commedia, attribuendo gli aggettivi amoroso, sensuale, erotico e urbano, perchè si svolge sull’asfalto della capitale.

Si tratta di sei racconti sostenuti in un’altra favola, che è la colonna centrale della narrazione, appoggiandosi incidentalmente a diverse risorse come il melodramma e la farsa.

Il film è un altro regalo alla Città di San Cristóbal prossima a compiere 500 anni dalla fondazione, il 16 de novembre, data in cui si spera di realizzare una presentazione speciale del lungometraggio.

La prima si prevede per il mese di dicembre, a proposito della 41ª edizione del Festival Internazionale del Nuovo Cinema Latinoamericano che si realizza ogni anno a L’Avana.

«Habana Selfies» conta con la produzione generale di Carlos Huerta, la musica di Germán Velazco, l’edizione di Daniel Diez e la direzione di fotografia e arte di Alexander González e Celia Ledón, rispettivamente.

Con la partecipazione speciale della prestigiosa attrice Daysi Granados, il film presenta con piacere giovani e capaci attori locali tra i quali Yeny Soria, Ray Cruz, Armando Miguel, Leonardo Benítez e Cheryl Zaldívar.

Il regista e il suo staff sono contenti del loro lavoro e «sospettosamente felici», del risultato definitivo cosa che si ottiene poche volte quando si conclude un progetto.

L’opinione del pubblico sarà un importante metro di valutazione, una cosa che i registi o i creatori di qualsiasi indole ricevono come il premio più atteso o la critica più dura. ( GM – Granma Int.)