
Il XXXIX Festival Internazionale dei Caraibi, conosciuto come Festa del Fuoco, si svolgerà dal 3 al 9 luglio prossimo, a Santiago di Cuba e sarà dedicato alla Repubblica Orientale dell’Uruguay.
L’incontro mostrerà quel che c’è di più rappresentativo della cultura e delle tradizioni folcloristiche di questo paese, e conterà con altre rappresentazioni dei Caraibi e dell’America Latina.
Oscar Darío Montaño González, che fa parte del Gruppo coordinatore del Festival dei Caraibi, ha detto a Granma che a questa edizione, organizzata dalla Casa dei Caraibi, parteciperà una delegazione di più di cento persone della Repubblica Orientale dell’Uruguay.
Va segnalata la cultura afro- uruguaiana, e specialmente del candombe, con i suoi tamburi e i cantanti, pittori e scultori, poeti, investigatori, rappresentanti del tango cantato e ballato, l’Orchestra Sinfonica giovanile, e i cori tra i molti esponenti.
Eduardo Lorier Sandro, ambasciatore dell’Uruguay in Cuba, ha detto che «questo è un Festival fondamentale per coltivare la cultura, la solidarietà. E la solidarietà si coltiva in molteplici formas, e io credo che la più importante è la cultura».
Dedicato al 60º anniversario del trionfo della Rivoluzione, il Festival presenterà tra le sue attività il Colloquio /I Caraibi che ci uniscono, /L’Incontro dei poeti dei Caraibi e del mondo Jesús Cos Cause/; seminari di danza, di religiosità e di medicina naturale e tradizionale, oltre all’attesa Sfilata del Serpente, con la partecipazione per le strade dei gruppi artistici partecipanti.
Più di 400 visitatori stranieri di Antigua y Barbuda, Argentina, Brasile, Bahamas, Venezuela, Colombia, Curazao, Messico, Bolivia e Spagna, hanno confermato la loro presenza a questo importante incontro tra le culture dei popoli dei Caraibi .
I CARAIBI CHE CI VINCOLANO
/Vincoli caraibici/ è un’esposizione aperta simultáneamente in 18 paesi e si può ammirare nel Museo La Periquera di Holguín, selezionato in Cuba come sede dell’iniziativa culturale promossa dal progetto Nexus1492, finanziato dal Consiglio Europeo d’Investigazione.
Paesaggi multi-culturali; viaggi, migrazioni e scambi; diete e credenze che cambiano e il futuro del passato sono temi che la mostra relaziona nella sua struttura narrativa orientata a coinvolgere il pubblico nel riconoscimento e la protezione del patrimonio indigeno dell’area dei Caraibi.
Tutto questo con l’apporto di profonde investigazioni scientifiche sviluppate da Nexus1492, che, ha spiagato Nélida Pérez Rodríguez, direttrice de La Periquera, fanno sì che questa esposizione sia una delle più complete sul tema
indigeno dal punto di vista archeologico e etnologico.
La funzionaria considera che è un privilegio integrare la rete dei musei (17 nei Caraibi e uno in Olanda) convocati per la singolare manifestazione culturale e segnala l’aiuto offerto dalla delegazione Provinciale di Scienza, Tecnologia e Ambiente e dagli specialisti del Dipartimento Nordorientale di Archeologia per il montaggio dei moduli.
Questi saranno a disposizione del pubblico sino a novembre, da martedi a domenica, per tutta la giornata. ( GM – Granma Int.)