
Il direttore del centro di cultura italiana, Pier Luigi Riccioni, ha sottolineato, nel suo discorso di benvenuto, quanto inutili fossero le parole perche’” questi quadri parlano da soli” .
Paolo Vincenzoni, utilizzando foglio e penna riesce a creare opere d’arte uniche.
Il pittore ha affermato che : “ La luce ha un senso e occorre abilità per scoprirla e interpretarla. Il colore è l’essenza della luce, ha una sua vibrazione, e come tutto nell’universo, è in movimento. Sta al pittore interpretare il dono più grande che Dio ci ha dato, vedere il suo creato con il cuore, l’anima e l’intelligenza, la bellezza della natura con i suoi colori, pensare che ogni colore e’una vibrazione precisa, che ha un suo carattere, e trovare una scomposizione nella luce, scomporre per dare anima al colore e ricomporlo per dargli unicità come nelle vetrate delle chiese. Il gioco infinito dell’universo in un quadro ”
La mostra resterà aperta sino al 28 febbraio.