
Si tratta di "un onore, un piacere e un privilegio la presenza di Omara Portuondo considerata una grande della canzone cubana, della cultura e della musica" espresso in esclusiva l'Amministratore Delegato della Fondazione Musica per Roma José Ramón Dosal in riferimento al concerto dell’ "85 Tour" tenutosi nella Cavea Auditorium Parco della Musica, nella capitale italiana.
Un punto di vista unanime tra il pubblico di europei, latino-americani e asiatici, ma -soprattutto- con un valore aggiunto quando si tratta del parere di chi è abituato a ricevere luminari internazionali di musica nel complesso architettonico in cui la Fondazione è co-organizzatrice di tutti gli eventi e, in particolare, della rassegna musicale dell'estate romana "Luglio suona bene 2016", in cui è incluso il concerto.
"Le forze e le energie che mi escono nello scenario appartengono a Cuba. Tutto ciò che faccio è rappresentare la cultura cubana, perché la nostra musica è per tutto il mondo. Sono felice di rappresentare la mia bandiera cubana, aiutata da questi meravigliosi giovani musicisti”, ha detto anche in esclusiva la Diva del Buena Vista Social Club, che ha aggiunto che “è molto carina questa collaborazione con Il Cigala. Lui è una bella persona. Sono contenta che stiamo insieme facendo presentazioni in diversi paesi".
In aggiunta alle sue riconosciute competenze canore, il dominio della sua voce con cui esegue aggrovigliati cromatismi , della sua capacità di duettare improvvisando intervalli esatti, la Portuondo riesce ad intrappolare il pubblico con la sua vigorosa presenza scenica impossibile di eventuali distrazioni in cui non sia lei la protagonista assoluta.
Quindi non è sorprendente che i fans della vincitrici del Grammy Latino 2009 per il CD “Grazie”, abbiano riconosciuto con applausi ed ovazioni il repertorio selezionato di brani classici che furono cantati in coro da loro; lo stesso pubblico che ha circondato lo scenario durante il bis dell’unica data italiana del "85 Tour".
Quante persone hanno atteso pazientemente sulla strada verso lo spogliatoio per chiedere autografi e foto a Omara!
Con sette decenni di esperienza offrendo la sua musica in tutti i continenti, Omara non si sorprende dalla passione degli spettatori per la musica cubana, e certamente sottolinea che "la musica è l'anima della gente, detto che è confermato dal calore e l’affetto che gli artisti cubani trasmettiamo sul palco per poi essere premiati dal pubblico".
I pianisti Jaime Calabuch Asensio (Yumitus) e Rolando Luna; Andrés Coayo Batista alle percussioni; Rodney Barreto alla batteria e Gaston Joya al basso acustico, con Omara e Diego El Cigala fanno sette musicisti sul palco; ogni uno spettacolare nelle sue evoluzione dei soli musicali fino al momento in cui, riprendono il concetto corale che stupisce come se fossero un'orchestra.
In questa prima settimana di agosto si concluderà in Francia, il tour di 10 concerti di Omara con il cantante di flamenco Ramón Jiménez Salazar (Diego El Cigala), che fu iniziato l'8 luglio a Madrid, Spagna, con altre tre città, e seguito da altre destinazioni in Germania, Belgio, Ungheria, Polonia, Portogallo, Regno Unito e l’Italia, con una presentazione unica.
Di seguito è prevista una seconda variante dell’ "85 Tour" con sei altri momenti musicali a carico di Omara e il suo connazionale Eliades Ochoa verso le città statunitense di Houston, Austin, San Antonio, Seattle, Portland e Jacksonville.
Fra due mesi è prevista la terza parte dell’ "85 tour" con l’avanera nata il 29 Ottobre 1930 che farà 10 concerti assieme al giovane pianista cubano Roberto Fonseca, Anat Cohen & Regina Carter nei seguenti punti della geografia degli Stati Uniti: Stanford, CA; Rohnert Park, CA; Los Angeles; San Diego; Boston; Brookville, NY; Newark, NJ; Washington; Chicago e Brooklyn, NY.