Il Vaticano ha presentato il catalogo di una nuova collezione da museo dedicata ai popoli indigeni del continente americano, il primo di una serie sulle culture extra europee.
Nicola Mapelli, dirigente del Museo Etnografico della Santa Sede, ha detto che la Collezione delle Americhe lancia un messaggio di amicizia e dialogo tra le culture di “Anima Mundi” (Anima del Mondo)" e vuole rappresentare diverse identità.
La mostra presenta un ampio percorso per la cultura dei popoli americani, dalle sculture dell’epoca precolombiana ai crocefissi con il simbolo dell’orso dell’Alasca in sostituzione di Gesù Cristo, come emblema di forza, per rappresentare l’onnipotenza di Dio, ha segnalato il quotidiano El Comercio.
Tra gli oggetti più singolari c’è la pipa della pace che l’indiano John Pretty della tribù nordamericana Crow diede a Papa Giovanni Paolo II nel 1986, con le ceramiche dei nativi Hopi, del sudovest degli Stati Uniti con le quali spiegavano le origini del cosmo.
Pezzi incas e le camicie che gli indigeni colombiani si mettevano per ballare la tradizionale Danza del Sole, fanno parte della collezione, come il porta messale di Cristoforo Colombo, che è stato portato da Cuba.
Inoltre è stato presentato un libro che include tutti i pezzi precedentemente restaurati e catalogati.
"La collezione è il risultato di uno studio di cinque anni, dal 2011 al 2015, periodo in cui padre Mapelli ha percorso le due Americhe, dall’Alaska, nel nord, alla Terra del Fuoco.
Il leader religioso ha aggiunto che con il fine di riunire le opere, è stato realizzato un viaggio di “ricollegamento” con i nativi americani, per portare la voce di questi popoli dentro il museo. (Traduzione GM – Granma Int.)





